Euro-Dollaro, la ripresa sembra tenere

06/06/2022 11:50

Euro-Dollaro, la ripresa sembra tenere

Pur se il quadro complessivo permane ribassista, con i prezzi relativi all’interno del canale discendente tracciato dal massimo dell’1 giugno 2021 che hanno culminato con il minimo del 13 maggio scorso a 1,03492 dollari, e lo spauracchio del raggiungimento della parità, la reazione che ne è seguita appare tecnicamente costruttiva.

Il tentativo, momentaneamente fallito, di portarsi al disopra del minimo del 7 marzo 2022, a 1,080, conferma l’importanza tecnica del livello di resistenza 1,073-1,080 dollari circa.

La tenuta del supporto a 1,064, indica una discreta presenza di domanda in quell’area, stante la buona reazione dei prezzi nella seduta di giovedì, anche se con volumi contenuti.

La seduta di venerdì, chiusa a 1,07194, di poco inferiore alla media mobile esponenziale a 50 sedute, 1,07360, non ha portato grandi progressi alla causa dei ribassisti.
Privilegiamo la tesi che la lotta tra domanda e offerta all’interno dell’area 1,064.1,080 sia il tema tecnicamente dominate. La risoluzione in chiave rialzista sarà determinata dalla rottura della resistenza a 1,080 dollari circa. Il tono ribassista sarà invece confermato dalla violazione del supporto a 1,064 e, successivamente del minimo del 28 aprile, 1,04713 dollari.

EUR/GBP.

L’Euro prosegue l’attacco

I prezzi rimangono contenuti all’interno del canale ascendente costruito a partire dal minimo del 7 marzo 2022, 0,82031 sterline e il massimo del 31 marzo, 0,85124 sterline. E’ evidente il movimento rialzista che ora mira sia alla rottura del lato alto del canale, sia della resistenza costituita dal massimo dell’8 dicembre 2021, a 0,85994 sterline, tentativo già fallito nella seduta del 12 maggio scorso.

Una volta conquistata la roccaforte della resistenza sopra citata, l’obiettivo è posto in area 0,86584-0,87201, rispettivamente i massimi del 29 settembre 2021 e del 26 aprile 2021, obiettivo confermato anche dall’incrocio tra questi livelli e la proiezione del lato alto del canale citato.

Un indebolimento tecnico sarebbe dato dalla violazione del supporto dinamico costituito dalla media mobile esponenziale a 50 sedute, che venerdì ha chiuso a 0,84568 sterline.

Una violazione del minimo del 17 maggio, 0,83933, rimetterebbe in discussione il forte movimento impulsivo rialzista in essere a partire dal minimo del 14 aprile scorso.
Nel complesso, le imminenti decisioni della BCE in tema di politica monetaria, si ripercuotono sulla forza relativa con le altre “hard currencies”.

EUR/JPY. Grande dimostrazione di forza da parte della valuta unica

Il triangolo ascendente che avevamo citato la scorsa settimana come la figura grafica rialzista in costruzione con un target a 140 yen circa, ma non attribuendogli il dovuto rispetto, ha prevalso.

Sorprendendoci, il breakout che ha completato la figura ci regala cinque sedute positive consecutive, raggiungendo il massimo di 140,374 yen, superiore al massimo del 21 aprile 2022, 140,004 yen e di poco inferiore al massimo del giugno 2015, 141,057 yen.

Il livello a 140 rappresenta inoltre il ritracciamento del 61,8% a partire dal minimo del luglio 2012, a 94,120, avendo come riferimento il massimo del luglio 2008, a 169,970.
Da un punto di vista tecnico, diamo per scontato una correzione, specialmente dopo un movimento così impulsivo, ma il target è il massimo del dicembre 2014, a 149,780.

Difficile ma potenzialmente possibile, un movimento ribassista a ritestare il supporto a 136,750 yen, lato piatto del triangolo ascendente, rimetterebbe in discussione il quadro tecnico appena commentato.

La forza dell’euro manifestata nelle ultime due settimane fa il paio con la debolezza strutturale dello yen e della sua politica monetaria.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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