Eur-USd, la parità per ora è rimandata

30/05/2022 17:04

Eur-USd, la parità per ora è rimandata

EUR/USD, la parità è rimandata, per ora.

I prezzi tengono il supporto a 1,03 dollari circa, riportandosi al disopra del livello chiave precedente, 1,04 dollari, e in prossimità del ritest della resistenza in area 1,06 dollari circa, all’interno del canale ribassista tracciato sul grafico giornaliero a partire dal 1 giugno 2021.
L’area tecnica di riferimento è dunque costituita dai livelli 1,06-1,04-1,03 e il lato basso del canale di cui sopra.

L’eventuale rottura della resistenza in area 1,06, troverebbe l’immediata resistenza in area 1,075-1,08, significativa in quanto si colloca in prossimità del livello di ritracciamento di Fibonacci del 23,6% calcolato sul giornaliero, avendo come riferimento il minimo del 12 maggio 2022 e come massimo il massimo del 25 maggio 2021, superata la quale, l’inversione del trend ribassista intermedio apparirebbe potenzialmente possibile.

In caso contrario, se cioè i prezzi non rompessero la resistenza a 1,06 dollari, nell’immediato, i livelli di supporto da monitorare rimangono collocati nell’area 1,045-1,035 dollari circa, violati i quali l’occhio guarderebbe nuovamente al raggiungimento della parità, il supporto dei supporti.

Ed in questo momento, a meno dell’emergere di una BCE “hawkish”, le danze le conduce il dollaro.

EUR/GBP - Tentativo rimandato

Il tentativo di rompere la resistenza posta a 0,86 Sterline circa non è riuscito e la reazione tecnica ha ricacciato i prezzi sia al disotto della precedente resistenza in area 0,84-0,85, sia all’interno del secondo canale ribassista tracciato all’interno di quello maggiore disegnato a partire dal 26 aprile 2021, pur rimanendo sia al di sopra della media mobile esponenziale a 50 sedute, sia di quella a 200 sedute.

Continua quindi la battaglia dell’euro per riguadagnare l’area sopra le 0,86 sterline.

Una definitiva chiusura sopra 0,85 sterline, ripropone la sfida della resistenza chiave a 0,86, per poter proseguire e rompere il livello delle 0,87 sterline circa nel medio periodo.

Al contrario, nel breve termine i livelli di supporto da monitorare sono rappresentati sia dalla media mobile esponenziale a 50 giorni, a 0,842 sterline circa, sia dal minimo della seduta del 2 maggio scorso, a 0,83672 sterline e, più oltre, il lato basso del canale ribassista maggiore, collocato in prossimità del livello di supporto in area 0,827-0,825 sterline e il ritracciamento del 50% sul settimanale, avendo come riferimento il minimo di luglio 2015, a 0,8228 sterline circa.

Il supporto posto nell’area del ritracciamento del 61,8%, calcolato sul medesimo grafico, si trova a 0,7925 sterline circa.

Molto dipenderà dalla stance di politica monetaria targata BCE.

Il quadro grafico di EUR/JPY è caratterizzato da almeno tre elementi tecnici rilevanti.

Il primo è la candela ribassista del 12 maggio, molto estesa, la cui grande importanza è confermata dal fatto che nelle sei sedute successive, fino a venerdì 20 maggio, i prezzi non sono riusciti ad uscire dall’intervallo di quella seduta, compresa tra i 132,61 e i 136,73 euro.

Il secondo elemento caratterizzante è la presenza di un testa spalle ribassista, disegnato a partire dal massimo del 28 marzo, completato proprio il 12 maggio con la violazione della “neckline” passante in area 135,10.

Il target del testa spalle, ottenuto proiettandone l’ampiezza verso il basso dal punto di rottura, si colloca a 129,50 e diverrebbe raggiungibile con la violazione del minimo del 12 maggio.

Il terzo elemento da tenere in considerazione è che i prezzi si sono mossi all’interno di un canale ribassista dal top del 21 aprile.
La rottura del lato alto del canale, praticamente coincidente con il picco del 12 maggio, renderebbe poco probabile il proseguimento del ribasso verso gli obiettivi indicati riportando invece d’attualità uno scenario grafico rialzista con obiettivo almeno fino sul massimo di aprile a 140 yen per euro.

Resistenza intermedia a 138,50.

Continuiamo a ritenere che il grafico ci racconta più di un indebolimento dell’euro chedi un rafforzamento dello yen, una Bce più aggressiva sul fronte del rialzo dei tassi potrebbe quindi fornire lo spunto per movimenti di rialzo.

Fonte: FTA Online

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