Peggiora il quadro economico delle imprese
Scenario incerto o leggermente tendente al peggioramento quello che emerge dall'"Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita" nel secondo trimestre condotta dalla Banca d'Italia.
L'analisi si basa sui risultati di un questionario rivolto a 1.549 imprese con almeno 50 addetti (679 dell’industria in senso stretto, 680 dei servizi e 190 del settore delle costruzioni) e condotto tra il 20 maggio e il 10 giugno 2024.
Il giudizio sulla situazione economica generale è leggermente peggiorato: il saldo tra valutazioni favorevoli e sfavorevoli scende a -13,8 punti dai -10,9 del primo trimestre, con una netta prevalenza della quota di imprese che ritiene che le condizioni economiche del Paese siano stazionarie.
Il peggioramento è più marcato nelle costruzioni (da -2,6 a -7,7) e nell'industria in senso stretto (da -14,0 a -17,7), meno nei servizi (da -9,0 a -11,0). Quasi l'85% ritiene poco probabile un miglioramento della situazione nel terzo trimestre. Il giudizio sulle condizioni per investire resta negativo ma in lieve miglioramento, passando a -6,5 punti da -7,5.
Domanda in verde, prospettive deboli per l'industria
Si conferma positiva, seppur di poco, la dinamica complessiva della domanda da +2,4 a +3,1 punti grazie ai settori servizi e costruzioni, mentre resta negativo e in peggioramento il dato dell'industria (da -5,7 a -8,2).
Le previsioni per il terzo trimestre calano leggermente a da 26,4 a 24,8 ma restano buone: anche qui è l'industria a battere in test scendendo da 20,8 a 16,3 punti.
Sempre guardando al terzo trimestre le condizioni economiche delle imprese sono viste in lieve peggioramento da -1,6 a -2,2 punti.
Anche qui si segnala la negativa performance dell'industria che passa da -5,7 a -7,2, mentre sia le costruzioni che i servizi migliorano, rispettivamente da +1,8 a +3,4 e da +1,7 a +1,8. Sostanzialmente stabili e positive le prospettive dell'occupazione (da 18,6 a 18,4).
Tutto fermo sull'inflazione
Per quanto riguarda l'inflazione si conferma nel complesso lo scenario delineato nel trimestre precedente con un +1,4 per cento sugli orizzonti temporali a 6 e 12 mesi (da +1,5%).
Le aspettative sui prezzi praticati dalle aziende tra 12 mesi hanno continuato a rallentare a +2,1% da +2,5% con le variazioni maggiori nell'industria (da +2,2% a +1,8%) e nei servizi (da +2,6% a +2,2%).