Alla fine della scorsa settimana la Banca Centrale Europea ha pubblicato i risultati delle indagini condotte a dicembre relative alle aspettative di consumatori e previsori professionali su varie grandezze economiche. Per quanto riguarda l'inflazione possiamo osservare che i primi hanno la sensazione che nei precedenti 12 mesi l'indice dei prezzi al consumo abbia evidenziato una crescita del 3,5%, in aumento rispetto al +3,4% di novembre, sensibilmente sopra il +2,4% del dato Eurostat - peraltro anch'esso in crescita rispetto al +2,2% registrato a novembre.
Guardando al futuro, i consumatori si attendono per i prossimi 12 mesi l'inflazione a +2,8%, quindi in consistente rallentamento rispetto ai precedenti 12 anche se in ascesa dal +2,6% previsto a novembre. La previsione media per i prossimi tre anni è pari a +2,4%, come il mese scorso. I previsori professionali - esperti appartenenti a istituzioni finanziarie e non basate in Europa - fissano l'inflazione 2025 a +2,1%, a +1,9% nel 2026 e +2,0% nel 2027. Queste stime evidenziano una revisione al rialzo dello 0,2% sul 2025 rispetto a quella del sondaggio del quarto trimestre - il report è su base trimestrale - e una conferma per il 2026. Stabili le previsioni per l'inflazione "core" - esclude dal computo i capitoli cibo ed energia, molto volatili e quindi capaci di determinare oscillazioni al di fuori della traiettoria di lungo periodo - a +2,2% nel 2025 e +2,0% nel 2026.
Per quanto riguarda l'occupazione i consumatori prevedono un lieve miglioramento: nei prossimi 12 mesi il tasso di disoccupazione è atteso scendere a 10,5% dal 10,6% di novembre, contro il percepito corrente a 9,9%, in calo dal 10,1% di novembre. I previsori professionali si attendono invece per il 2025 un tasso di disoccupazione al 6,5% e al 6,4% per il 2026 - entrambi invariati rispetto al sondaggio precedente - con un ulteriore calo al 6,3% nel 2027.
Le opinioni sono decisamente divergenti sul tema della crescita economica: per i consumatori nei prossimi 12 mesi sarà pari a -1,3% mentre i previsori si attendono il PIL a +1,0% nel 2025 e +1,3% nel 2026. Entrambi i dati sono però in calo rispetto al precedente sondaggio pari a +1,2% e +1,4% rispettivamente.