Ecobonus 2025, dalle aliquote ai lavori ammessi: tutte le principali novità

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 28/01/2025 09:15

Ecobonus 2025, dalle aliquote ai lavori ammessi: tutte le principali novità

A partire dal 1 gennaio l'Ecobonus ha cambiato completamente volto.

Tra nuovi importi e lavori ammessi, l'agevolazione fiscale per la riqualificazione energetica ora è diventata sempre meno conveniente per i contribuenti.

Infatti, rispetto ad altri bonus edilizi, l'Ecobonus ha subito tagli severi anche a livello di massimali.

Vediamo infatti tutte le novità di questo bonus, e quanto toccherà spendere di tasca propria a partire da quest'anno.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Enrico Rovere.

Ecobonus 2025, le principali novità della Manovra di Bilancio

La prima novità dell'Ecobonus 2025 è quella delle aliquote. Come per molte altre agevolazioni fiscali, anche questo bonus prevede solo due percentuali: al 50% e al 36%.

In breve, si potrà avere il 50% di detrazione solo per gli interventi effettuati su immobili adibiti ad abitazione principale (e sostenuti dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento). Per tutti gli altri casi, invece, la percentuale è del 36%.

E questo solo per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. A partire dal 1 gennaio 2026 e fino al 31 dicembre 2027, le aliquote saranno rispettivamente del 36% e del 30%.

Come raccontato precedentemente, non è ancora stato reso noto quale sarà l'effettiva aliquota per i condomini, in particolare per i lavori eseguiti sulle parti comuni.

Inoltre, precisa il sito Lavori Pubblici, non è nemmeno chiaro se l'aliquota del 50% potrà essere utilizzata per gli interventi sugli edifici plurifamiliari in parte composti da abitazioni principali ed in parte no (seconde case, uffici, depositi,?).

Oltre alle aliquote, con il nuovo articolo 16-ter del TUIR entra in vigore dal 1 gennaio un sistema di massimali di spesa per i contribuenti con redditi sopra 75mila euro.

Viene infatti previsto da quest'anno un importo base per i limiti di spesa che va da 14mila euro se il reddito del contribuente è compreso tra 75mila e 100mila euro, a 8mila euro se sopra 100mila euro.

Attenzione: il massimale dovrà essere moltiplicato per un coefficiente "familiare", che va da 0,50 se non ci sono figli a carico nel nucleo familiare a 1 se sono presenti più di 2 (di cui uno diversamente abile).

Ecobonus 2025, cosa rientra nell'agevolazione: ecco i lavori ammessi

Sono pochi invece i cambiamenti per quanto riguarda la lista dei lavori ammessi (e non) alla detrazione fiscale.

Nel 2025, il contribuente può infatti portare in detrazione lavori come:

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    la riqualificazione globale,

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    la coibentazione di strutture opache,

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    l'installazione di impianti vari (collettori solari termici, schermature solari, microgeneratori ecc.);

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    gli interventi di climatizzazione invernale (sostituzione integrale o parziale),

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    sostituzione e installazione di caldaie a condensazione.

Attenzione: a partire dal 1 gennaio 2025 non sono più agevolabili le spese per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili (ovvero il bonus caldaia a gas).

Per i lavori ammessi, i massimali vanno da 15mila euro (il caso dei sistemi di building automation) a 60mila euro (coibentazione, sostituzione finestre...) fino a 100mila euro (riqualificazione globale, microgeneratori e installazione collettori solari).

Ecobonus 2025, quanto si potrà risparmiare quest'anno

Se fino al 31 dicembre 2024 l'aliquota dell'Ecobonus andava dal 50% ad addirittura l'85% (per i condomini), a partire dal 1 gennaio per tutti sarà o al 36% o al 50%.

Chi ha una casa di proprietà (e vi ci abita), non subirà grossi tagli quest'anno. Diversamente, chi vuole eseguire lavori su un immobile in cui non risiede o vi conduce altre attività (commerciali, lavorative...) subirà quest'anno un taglio del 14%.

Se ad esempio prima si poteva avere su 100mila euro di lavori circa 50mila euro di detrazione, oggi si riceverebbero solo 36mila euro.

A sua volta, se prima i condomini potevano avere fino a 85mila euro di detrazione su 100mila euro di interventi (appunto l'85%), dal 2025 potranno avere dai 36 ai 50mila euro di detrazione.

Caso a parte per chi ha un reddito superiore a 75mila euro. Per questi contribuenti sarà impossibile detrarre più di quanto previsto dai sopraccitati massimali di spesa.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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