Diversificare gli investimenti: un'impresa sempre più difficile

01/08/2023 09:12

Diversificare gli investimenti: un'impresa sempre più difficile

Diversificazione: cos'è e a cosa serve

Uno degli aspetti fondamentali della pianificazione finanziaria, è il concetto di diversificazione.

Con tale termine si intende una ripartizione del proprio portafoglio per settori, mercati, valute, durate e livello di rischio differenti.

Il principio, almeno fino allo scorso anno, era piuttosto semplice: frazionare il portafoglio in segmenti diversi in modo da creare un bilanciamento sopratutto quando i mercati sono caratterizzati da una volatilità negativa.

La sintesi di questa operatività, quindi, era: se scende alfa, sale beta; se l'azionario scende, l'obbligazionario mi consente di mitigare le perdite.

Lineare, conciso, semplice.

Questo almeno, fino allo scorso anno.

Il 2022, come già ricordato in precedenza, è stato un anno anomalo o forse spartiacque per una nuova era dei mercati finanziari.

Cosa è successo di così eclatante?

Diversificazione: il concetto di correlazione tra i mercati

Lo scorso anno, è accaduto qualcosa che ha scombinato decisamente le carte in tavola.

Nello specifico, è venuta meno quella correlazione antitetica che aveva contraddistinto i mercati: in poche parole, si sono registrate performance negative su tutti i fronti.

Gli investitori si sono così trovati decisamente spiazzati, in quanto, un evento simile, non era stato nemmeno ipotizzato.

Mentre le borse facevano perdere soldi infatti, anche il comparto obbligazionario dava origine a minusvalenze.

Lo stesso oro, ha vissuto mesi di incertezza, per non parlare di mercati estremamente volatili e rischioso come quello delle Criptovalute.

Il risparmiatore quindi, guardava il suo bel portafoglio diversificato ma non faceva altro che vedere segni negativi davanti ad ogni voce.

C'era e c'è poco da stare allegri, quindi.

Si è trattato di un caso più unico che raro o, l'evoluzione dei mercati, li ha condotti verso una correlazione circolare?

Diversificazione: come comportarsi

Ha ancora senso, quindi, non solo parlare ma anche e soprattutto agire nell'ottica di creare un portafoglio che sia diversificato il più possibile?

Assolutamente si: anche se non sappiamo se quello del 2022 rimarrà un andamento spot piuttosto che un nuovo mantra dei mercati.

Certo è che, dividere e frazionare, non può che fare bene al nostro portafoglio, in quanto aiuta a ridurre e tenere sotto controllo il livello di rischio.

Piuttosto, è necessario essere sempre sul pezzo, ovvero attenti alle dinamiche dei mercati ed informati su ciò che accade.

Fare una analisi del proprio portafoglio, poi, è una operazione che andrebbe fatta quanto prima, anche se non è cosa semplice.

Verificare la correlazione tra le voci che compongono il proprio asset globale sarebbe infatti utile per capire se, come è dove agire per migliorare la propria allocazione.

In secondo luogo, considerare tipologie di investimenti differenti e scarsamente correlate coi mercati (ad esempio il vino), potrebbe rappresentare un buon viatico verso una miglior gestione delle risorse finanziarie disponibili.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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