Dimon: "La situazione geopolitica preoccupa più dell'inflazione"

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 27/09/2023 10:29

Dimon: La situazione geopolitica preoccupa più dell'inflazione

Jamie Dimon, CEO della JPMorgan Chase, ritiene che la situazione geopolitica attuale, segnata dall'invasione della Russia in Ucraina, rappresenti il rischio più grande per l'economia mondiale, superando l'alta inflazione e la potenziale recessione negli Stati Uniti.

I mercati internazionali hanno subito di recente un contraccolpo, con la Federal Reserve americana che indica un periodo prolungato di tassi di interesse elevati per contenere l'inflazione, con l'obiettivo di riportarla al 2%. 

Intervistato dal canale indiano CNBC TV-18, Dimon ha sottolineato la necessità di prepararsi a prezzi più alti per petrolio e gas e ad aumenti dei tassi di interesse. Pur ritenendo che l'economia statunitense sarà in grado di affrontare queste sfide, ha ribadito la sua preoccupazione per i risvolti della guerra in Ucraina, che sta polarizzando le potenze globali. 

Secondo Dimon, l'importanza della questione ucraina va oltre l'economia: si tratta di una crisi umanitaria e un punto di svolta per il mondo democratico. In aggiunta a queste preoccupazioni, i mercati stanno risentendo della flessione dell'economia cinese, soprattutto a causa della crisi del suo mercato immobiliare. Tuttavia, Dimon ritiene che l'epicentro del rischio sia l'Europa orientale, con la guerra in Ucraina che sta mettendo a dura prova le relazioni tra le grandi potenze economiche. Questo conflitto sta influenzando la politica internazionale, compresa la complessa relazione tra Stati Uniti e Cina

Cina e India cercano di mantenere una posizione neutrale sul conflitto ucraino, proponendosi come mediatori grazie alla loro stretta alleanza con la Russia. Questa posizione le ha portate in contrasto con Stati Uniti e Europa, che sostengono l'Ucraina con armamenti e aiuti finanziari, nella convinzione che solo una vittoria ucraina potrà ripristinare l'ordine internazionale. 

Dimon ha anche ribadito l'importanza di un rinnovato impegno degli Stati Uniti nei confronti della Cina in campo commerciale e di sicurezza nazionale. Sostiene che sia necessario un maggiore coinvolgimento per bilanciare la relazione commerciale e di investimento tra i due paesi, pur riconoscendo che questo potrebbe comportare una certa instabilità. 

Il CEO della JPMorgan ha inoltre sottolineato come ogni paese stia rivalutando le proprie reti di sicurezza e approvvigionamento in seguito alla crisi ucraina. Questa situazione sta obbligando tutti a riflettere su questioni come l'affidabilità delle linee energetiche, l'approvvigionamento di semiconduttori e l'origine delle terre rare. 

Dimon non ha dubbi: la geopolitica è il principale rischio che il mondo sta affrontando oggi. A suo avviso, si tratta di una sfida senza precedenti dal secondo dopoguerra. Infatti, le economie globali hanno già affrontato inflazione, deficit e recessioni, ma una situazione come quella attuale risulta inedita. 

 

(Redazione)

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