A fare da contraltare al super dollaro, in questa fase economica, oltre alla discesa delle quotazioni di euro ed oro, c’è da segnalare anche quella della sterlina.
Dall’uscita dall’area euro, la vita per Londra non è stata particolarmente positiva, contraddistinta da problematiche che ne hanno minato certezze economiche, finanziarie e sociali.
Oggi ci si mette anche il crollo della quotazione della sterlina che ha raggiunto minimi (nei confronti del dollaro) che non si toccavano da quarant’anni.
Crollo Sterlina: cosa sta succedendo?
Come già ricordato in precedenza, il dollaro la sta facendo da star sui mercati internazionali.
Ad oggi, non ce n’è per nessuno, nel senso che le altre valute o cosiddetti beni rifugio non sono altro che spettatori non paganti (infatti non pagano la fiducia di chi ha creduto in loro, almeno nel presente).
Le problematiche dovute al cambio di governo in quel di Londra e ai provvedimenti economico/sociali attuati dalla nuova classe politica inglese che hanno puntato su pacchetti e misure da finanziarsi attraverso un aumento del debito (con un deficit già ampio), hanno mandato in tilt la sterlina, determinando un crollo repentino delle quotazioni.
A poco o nulla sono serviti gli interventi di acquisto titoli da parte della Banca Centrale Inglese, per tentare di scongiurare un andamento ancora peggiore.
Il tutto va ad inserirsi in un contesto di disagio socio economico nel quale, all’aumento dell’inflazione e del costo della vita, non ha fatto da contraltare un adeguamento del valore degli stipendi, sempre più lontani dal garantire un tenore economico adeguato.
Le rassicurazioni di Londra in merito alla messa in campo di misure atte a contrastare e limitare l’andamento dell’inflazione, non hanno scaldato più di tanto gli operatori internazionali.
La sterlina ha recuperato un minimo di terreno nei confronti del dollaro, ma è presto per dire se si possa iniziare ad intravedere una luce in fondo al tunnel oppure se si stia vivendo ancora una fase di buio completo.
Crollo Sterlina: può essere una opportunità?
Il crollo della sterlina può rappresentare una opportunità di investimento per un risparmiatore comune? La risposta è tutt’altro che semplice.
Ad oggi, infatti, sui mercati internazionali, la credibilità del progetto messo in campo dal governo di Liz Truss è decisamente bassa.
Insomma, a meno di un dietro front (almeno parziale) e di decisioni drastiche e impopolari da parte di Londra, la sterlina continuerebbe ad essere percepita come valuta che rappresenta una economia a rischio ed una tenuta finanziaria del Paese precaria.
Rimanendo questo il sentiment di mercato, le prospettive, almeno nell’immediato, non sarebbero di certo buone.
Posizione non facile quella della Truss che si trova tra l’incudine (mercati internazionali) e il martello (crescente malcontento interno), consapevole del fatto che non potrà soddisfare entrambi.
Probabilmente, nel breve periodo, assisteremo ancora a giornate di sofferenza anche estrema della sterlina inglese. Il discorso potrebbe invece avere risvolti differenti se si amplia l’orizzonte temporale.
Nel medio periodo, infatti, anche in relazione a quella che potrebbe essere una situazione economica generale in miglioramento, la divisa inglese potrebbe recuperare in parte o tutto, il proprio valore nei confronti del dollaro.
A tal proposito, iniziare a “studiare” alcuni prodotti come gli ETF che investono su questa valuta, potrebbe essere un buon inizio per preparare il terreno a ipotesi di interessanti ritorni nel futuro.
Ricordandosi sempre che, ogni azione comporta un rischio ed una opportunità, e che, comunque, si deve andare ad inserire in un contesto complessivo di gestione del proprio portafoglio.
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