La Borsa di New York ha aperto la seduta con ribassi generalizzati, in vista della pubblicazione dei dati sull'inflazione PCE. Il Dow Jones ha registrato una perdita dello 0,1%, l'S&P 500 dello 0,3% e il Nasdaq Composite dello 0,4%.
Tra i titoli in evidenza, Meta Platforms ha registrato un calo del 5%. La società madre di Facebook e Instagram ha confermato una diminuzione della pubblicità a causa della situazione di tensione scoppiata in Israele dopo l'attacco di Hamas. Nonostante ciò, Meta ha riportato nel terzo trimestre un aumento dei profitti da 4,4 miliardi di dollari, equivalenti a 1,64 dollari per azione, a 11,6 miliardi di dollari, ovvero 4,39 dollari per azione. I ricavi sono cresciuti del 23% su base annua, raggiungendo i 34,2 miliardi di dollari, superiori ai 33,6 miliardi previsti dagli analisti.
IBM ha invece registrato un aumento del 3%. Il colosso di Armonk ha comunicato profitti netti per il terzo trimestre pari a 1,7 miliardi di dollari, ovvero 1,84 dollari per azione, rispetto alla perdita di 3,2 miliardi di dollari, equivalenti a 3,54 dollari per azione, nello stesso periodo dell'anno precedente. Su base rettificata, l'eps ha raggiunto i 2,20 dollari, superando i 2,12 dollari previsti dagli analisti. I ricavi sono aumentati da 14,1 a 14,8 miliardi di dollari, superando anche in questo caso le aspettative degli analisti.
Mattel ha invece registrato una perdita del 11%. Il noto produttore di giocattoli ha riportato risultati del terzo trimestre con profitti netti sostanzialmente dimezzati, passando da 290 milioni di dollari, equivalenti a 80 centesimi per azione, a 146 milioni di dollari, ovvero 41 centesimi per azione. Su base rettificata, l'eps si è attestato a 82 centesimi, inferiore agli 86 centesimi previsti dagli analisti. I ricavi sono invece cresciuti del 9% su base annua, raggiungendo i 1,92 miliardi di dollari, superiori agli 1,84 miliardi stimati dagli analisti. La società ha espresso preoccupazioni riguardo all'outlook per le prossime festività natalizie, a causa di un contesto macroeconomico difficile e di una maggiore volatilità che potrebbe influenzare la domanda dei consumatori.
Dal punto di vista macroeconomico, il PIL degli Stati Uniti nel terzo trimestre del 2023 è cresciuto del 4,9% su base sequenziale annualizzata, in accelerazione rispetto al 2,1% precedente. Si tratta della quinta espansione consecutiva, dopo la contrazione registrata nel secondo trimestre del 2022. Il dato è superiore al 4,7% previsto dagli analisti. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate a 210.000 unità, superando le 200.000 della settimana precedente. Gli ordinativi di beni durevoli sono cresciuti del 4,7% nel mese di settembre, mentre il deficit commerciale di beni è salito a 85,8 miliardi di dollari.
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