Investire ora a Wall Street sui titoli tecnologici, oppure attendere?
Nel 2022, quantomeno in oltre cinque mesi dall'inizio dell'anno, i titoli tecnologici a Wall Street sono inciampati dopo anni di forti guadagni in Borsa. Un calo che è avvenuto in un contesto macroeconomico caratterizzato da inflazione in crescita e dal costo del denaro in aumento.
Dati questi cali, quindi, è ora un buon momento per entrare sui titoli tecnologici con delle posizioni long? Ecco come la pensano, proprio su Amazon, Microsoft e Alphabet, gli analisti di Morningstar in accordo con quanto è stato riportato dal portale thestreet.com.
Per Dan Romanoff di Morningstar le azioni Amazon sono sottovalutate
L'analista di Morningstar Dan Romanoff ha attualmente fissato sulle azioni Amazon.com (AMZN) un prezzo obiettivo a 192 dollari per azione, ovverosia il 60% in più rispetto alle correnti quotazioni dell'azienda di Jeff Bezos sul tabellone elettronico del Nasdaq.
In particolare, secondo l'esperto di Morningstar Amazon.com gode di vantaggi competitivi, grazie ad una posizione da leader, non solo nel commercio elettronico, ma anche con il servizio Prime e con Amazon Web Services.
Target price sulle azioni Microsoft a 352 dollari per azione
Pure Microsoft (MSFT) è attualmente sottovalutata secondo Dan Romanoff.
Con l'esperto che, infatti, ha fissato un prezzo obiettivo a $ 352, ovverosia circa il 30% in più rispetto alle quotazioni correnti sul tabellone elettronico del Nasdaq. Sulla società di Redmond Dan Romanoff ha posto l'accento sul fatto che Microsoft nell'ultimo trimestre è stata in grado di riportare risultati solidi nonostante i venti contrari a partire dal dollaro forte.
Sui titoli Alphabet c'è un upside superiore al 50%?
Sulle azioni Alphabet (GOOG), invece, si è espresso l'analista di Morningstar Ali Mogharabi fissando sui titoli un target molto ambizioso. Ovverosia, un fair value stimato a 3.600 dollari che implicherebbe un rialzo pari ad oltre il 50% rispetto agli attuali prezzi di Borsa.
Su Alphabet, l'esperto di Morningstar è fiducioso sul fatto che a lungo termine la società, con la controllata Google, manterrà la sua posizione di leader globale nel mercato delle ricerche su Internet.
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