Nell’ultima riunione della Banca Centrale Europea, l’organismo ha deciso un ulteriore taglio dei tassi di interesse di 25 punti percentuali.
Un ennesimo taglio che avrà importanti conseguenze sui sistemi economici nazionali degli stati membri dell’Unione Europea.
Continua dunque, lo stimolo della BCE alla crescita economica dei vari Stati dopo gli anni scorsi in cui si sono registrati periodi di inflazione sempre più alta.
L’ulteriore decisione è stata prese anche in considerazione degli alti costi finanziari per imprese e famiglie.
Se il taglio dei tassi rappresenta una buona notizia per chi ha un mutuo variabile, la situazione risulta leggermente diversa per i rendimenti di molti strumenti finanziari di gestione del risparmio.
A subire le maggiori conseguenze i conti deposito: si perché da recenti analisi dopo il taglio dei tassi di settembre, i rendimenti offerti dalle banche italiane per i nuovi conti deposito vincolati sono diminuiti, di circa 25 punti base.
Una riduzione minore per i conto deposito senza vincoli che hanno fatto in media hanno subito un calo di circa 15 punti base.
Ma cosa succederà dopo l’ennesimo taglio di ottobre?
Scopriamolo insieme. Prima però vi lasciamo al video YouTube di Finanza Personale sui migliori conti deposito di ottobre 2024.
Conti Deposito, la Bce taglia i tassi e i rendimenti vanno giù: ecco cosa sta succedendo
Calano ancora i tassi di interesse: la BCE ha tagliato ulteriormente i tassi di 25 punti base. Il taglio è il terzo in pochi mesi e dovrebbe impattare e non di poco sulla politica economica degli stati membri dell’Unione Europea.
Soprattutto le banche, sono già state costrette a rivedere al ribasso i rendimenti di alcuni strumenti di gestione del risparmio tra cui i conti deposito.
Secondo le ultime analisi, anche se l’Italia resta il paese con rendimenti più alti, gli istituiti di credito nazionale hanno ridotto i rendimenti.
Se nei mesi passati si trovavano conti deposito con rendimenti al 5% oggi i tassi medi si fermano al 4% lordo e la situazione dovrebbe ulteriormente precipitare.
Infatti si attende che i tassi calino ulteriormente per i nuovi conti deposito ma è lecito attendersi un ulteriore ribasso per i clienti che già possiedono un conto deposito.
Se si vanno ad analizzare i tassi di rendimento dei conti deposito di altri stati dell’Eurozona, appare evidente come in Italia sottoscrivere conti deposito sia conveniente.
Infatti, per conti deposito con vincolo superiore a due anni, i rendimenti dei conti deposito in Italia, si attestano intorno al 3,31%, tassi certamente inferiori rispetto agli anni scorsi.
Conti Deposito, tassi ridotti anche per Francia, Germania e Spagna
Sempre analizzando la situazione dei rendimenti dei conti deposito nell’Eurozona, meglio dell’Italia fa la Lituania che offre un rendimento medio che arriva al 3,84%.
Al terzo posto sempre per i conti deposito con vincolo a due anni, si posiziona l’Estonia: qui il tasso medio lordo annuo è del 3,24%.
I cugini francesi si posizionano al quarto posto: qui gli istituti di credito offrono per un conto deposito vincolato in media solo il 2,96%.
Peggio della Francia, Austria con un tasso medio del 2,77% e la Germania che si ferma al 2,31%.
Chiude la classifica dei rendimenti dei conti deposito l’Irlanda che offre un tasso medio del 2,13% e a Spagna con il rendimento che è meno della metà di quello italiano, ossia l’1,24%.
Anche i tassi del conto corrente vanno giù
Gli effetti del taglio dei tassi di interesse si sono fatti sentire anche sui conti correnti tradizionali. Secondo i dati registrati ad agosto 2024 l’Italia si è posizionata al quinto posto per i tassi offerti sui conti corrente. Attualmente il tasso annuale pari allo 0,37%, di poco inferiore rispetto alla media europea (0,38%).