Consiglio Europeo, via libera ai primi piani fiscali-strutturali di medio termine

22/01/2025 17:55

Consiglio Europeo, via libera ai primi piani fiscali-strutturali di medio termine

Ieri il Consiglio Europeo ha adottato le raccomandazioni a sostegno dei primi piani fiscali-strutturali di medio termine e delineando i prossimi sentieri di spesa per 21 Paesi membri, quale primo passo nell'implementazione delle nuove regole fiscali dell'Unione Europea. I piani fiscali-strutturali di medio termine sono le pietre angolari del nuovo paradigma di governo dell'economia. I piani contengono le traiettorie fiscali dei Paesi membri, assieme agli investimenti e alle riforme previsti. Essi contribuiscono al rafforzamento della sostenibilità del debito dei Paesi membri e promuovono una crescita sostenibile e inclusiva.

I sentieri di spesa netta, contenuti nei piani fiscali-strutturali di medio termine nazionali, rappresentano l'unico indicatore operativo per la sorveglianza fiscale a livello UE. Questa limitazione di bilancio costituirà il telaio delle politiche fiscali nazionali per i prossimi 4-5 anni e permetterà di stabilire se i Paesi membri si trovano sul percorso per raggiungere o mantenere una situazione finanziaria salubre. Ora i Paesi membri hanno certezze sui percorsi di bilancio da seguire nei prossimi anni e potranno quindi pianificare coerentemente.

Il Consiglio ha dato il via libera ai percorsi di spesa netta e ai piani fiscali-strutturali di medio termine di 21 Paesi membri su 27 (esclusi dalla lista Austria, Belgio, Croazia, Germania, Lituania, Ungheria). Per quanto riguarda i cinque Paesi che hanno richiesto un'estensione del periodo di aggiustamento fiscale a sette anni (Finlandia, Francia, Italia, Romania e Spagna), il Consiglio ha appoggiato il programma di riforme gli impegni di investimento a loro sostegno.

Uno degli obiettivi chiave di tutti i piani è di assicurare che, entro la fine del periodo di aggiustamento fiscale, il debito pubblico si trovi su una credibile traiettoria discendente o rimanga su livelli prudenziali, e che il deficit pubblico sia riportato e mantenuto sotto il valore di riferimento del 3% del PIL nel medio termine. Il periodo di aggiustamento fiscale standard è di quattro anni. Un periodo esteso a sette anni può comportare un aggiustamento fiscale annuo inferiore.

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