A inizio settimana il Consiglio Europeo ha preso la decisione di confermare che la partecipazione della Svizzera al progetto PESCO "Military Mobility" rispetta le condizioni generali stabilite dalla Decisione 2020/1639 del novembre 2020 e che apporterà sostanziale valore aggiunto al progetto.
PESCO - Permanent Structured Cooperation, Cooperazione Strutturata Permanente - è uno dei pilastri della Difesa dell'Unione Europea. Fornisce una struttura di cooperazione difensiva tra i 26 Paesi membri UE partecipanti che hanno aderito a impegni più stringenti tra l'uno e l'altro. Questi sviluppano congiuntamente capacità di difesa, coordinano gli investimenti, potenziano la prontezza operativa, l'interoperabilità e la resilienza delle loro forze armate e collaborano nei progetti.
Il 5 novembre 2020 il Consiglio Europeo ha adottato la Decisione 2020/1639 che definisce le condizioni generali sotto le quali Stati terzi possono, in via eccezionale, essere invitati a partecipare a progetti PESCO individuali. I Paesi richiedenti devono rispettare condizioni politiche, legali e sostanziali, compresa la condivisione dei valori fondanti dell'Unione Europea, e non contravvenire agli interessi di sicurezza e difesa della UE e dei suoi Paesi membri.
La decisione di inizio settimana del Consiglio autorizza l'Olanda, in qualità di coordinatore del progetto, a invitare formalmente la Svizzera a unirsi al progetto PESCO "Military Mobility" in risposta alla richiesta elvetica del settembre 2024. Una volta completato l'accordo amministrativo del progetto la Svizzera diventerà membro e tutti gli effetti.
Il progetto PESCO "Military Mobility" punta a semplificare e armonizzare le procedure di trasporto militare transfrontaliero. Esso rende possibile il rapido spostamento di personale e beni militari attraverso l'Unione Europea, sia esso via strade, ferrovie, mare o aria. Canada, Norvegia e Stati Uniti sono stati invitati a unirsi al progetto nel 2021, il Regno Unito nel 2022.