Bilanci e conclusioni di fine anno anche per il Consiglio Europeo sui principali temi sul tappeto. Per quanto riguarda l'Ucraina, a oltre mille giorni e quasi tre anni dall'invasione su larga scala attuata dalla Russia, il Consiglio ribadisce la sua risoluta condanna della guerra di aggressione messa in atto da Mosca, guerra che costituisce una manifesta violazione dello Statuto delle Nazioni Unite, e conferma il suo supporto per l'indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti internazionalmente.
Il Consiglio ribadisce anche l'impegno incondizionato dell'Unione Europea nel fornire al governo e al popolo ucraino sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico fin quando necessario e con l'intensità occorrente. "La Russia non deve vincere".
Incrementare gli aiuti a Kiev
Il Consiglio Europeo ha riconsiderato quanto fatto sul piano dell'aiuto militare concesso all'Ucraina. Per aiutare Kiev a difendersi dall'aggressione russa il Consiglio invita a incrementare urgentemente gli sforzi, in particolare nella fornitura di sistemi di difesa aerea, Missili e munizioni, fino a provvedere all'equipaggiamento e addestramento dei soldati ucraini. Tutto questo nel pieno rispetto delle politiche di difesa e sicurezza di determinati Paesi membri e tenendo presenti gli interessi di difesa e sicurezza di tutti i Paesi membri.
Più sanzioni alla Russia
Gli sforzi per limitare la capacità della Russia di finanziare la guerra devono continuare. In questo contesto il Consiglio apprezza l'adozione del quindicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, ivi incluse le misure contro la "flotta ombra". Ribadisce inoltre il suo appello per la piena ed effettiva entrata in vigore delle sanzioni e per ulteriori mezzi e modi per contrastare il loro aggiramento, anche attraverso Paesi terzi. L'Unione Europea resta ferma nel mettere sempre più pressione sulla Russia, anche adottando ulteriori sanzioni.
In base alla normativa UE i possedimenti russi resteranno confiscati fino a quando Mosca non fermerà l'aggressione contro l'Ucraina e non rimedierà ai danni causati da questa guerra. Il Consiglio condanna con vigore il supporto di Paesi terzi e società a essi appartenenti, che consentono alla Russia di alimentare l'aggressione all'Ucraina, con particolare riferimento alla Corea del Nord e all'Iran.