Comparto Utility contrastato, molto bene A2A
Seduta archiviata in territorio positivo quella di ieri da parte di A2A, che ha guadagnato poco meno di 2 punti percentuali risultando tra i titoli migliori del FTSE Mib.
Un rialzo arrivato in un contesto piuttosto anomalo per il comparto delle Utility, che si sono mosse in maniera contrastata.
In assenza di altre notizie rilevanti, il peggioramento dei rendimenti del BTP decennale, saliti ieri al 4,45%, avrebbe dovuto rappresentare un input negativo per il settore, tradizionalmente sensibile a tali rialzi, ma così non è stato.
Oltre a A2A anche Hera ha chiuso sopra la parità mentre le altre utility sono apparse deboli, a partire da Enel che ha ceduto più di 1 punto percentuale.
A2A sui massimi da inizio anno
Graficamente A2A ha toccato ieri nuovi massimi da inizio anno, agevolato anche dalla recente decisione dell'agenzia S&P, che ha migliorato l'outlook sul titolo a "stabile" da "negativo".
Il record è durato poco, questa mattina, infatti, il titolo ha aggiornato subito i massimi salendo fino a 1,855.
E così i prezzi hanno ripreso a marciare con decisione, lasciandosi alle spalle la resistenza in area 1,76, per salire su livelli che non si vedevano da novembre 2021.
Si è dunque aggiunto un nuovo mattone alla struttura che il titolo sta costruendo per risalire fino sui massimi dell'estate 2021 in area 1,96, obiettivo intermedio lungo tale percorso a quota 1,89. Lo scenario rialzista verrebbe indebolito solo dal perentorio ritorno al di sotto di area 1,70.
Hera prova a far saltare la resistenza
Anche Hera si sta ben comportando, e per quanto i prezzi siano ancora distanti dai massimi annuali toccati a maggio a 3,0760 euro, negli ultimi giorni il titolo è riuscito ad avere la meglio sulla resistenza a 2,85 e questa mattina si è spinto fin sopra quota 2,90, picco di fine luglio.
Conferme oltre 2,90 rappresenterebbero un importante segnale di forza per Hera, preludio al ritorno sui citati massimi a 3,07, con buone possibilità di estendere la corsa verso area 3,20, rilanciando le ambizioni di crescita nel lungo termine.
Soltanto il perentorio ritorno sotto 2,80 indebolirebbe lo scenario rialzista, favorendo il test a 2,70, riferimento critico che dovrà scongiurare ribassi più preoccupanti.