Come reagirà Apple all'inflazione e al declino dei ricavi?

04/07/2022 10:15

Come reagirà Apple all'inflazione e al declino dei ricavi?

Come reagirà Apple all'inflazione? Cupertino, e non è certo la sola, non è abituata a gestire un'impennata dei prezzi di questa portata. Lo scorso mese lo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington) aveva comunicato che in maggio l'inflazione Usa era tornata a salire, attestandosi sull'8,6% annuo dall'8,3% di aprile (8,5% in marzo).

Si tratta dei nuovi massimi dal dicembre 1981. Proprio in quel mese debuttava l'Apple III e la società, fondata nel 1976, aveva esordito a Wall Street da meno di un anno. Da allora Apple si è trasformata in un colosso (anche sul listino) la cui principale forza è data dal suo ecosistema unico.
Tuttavia riuscirà l'ecosistema a proteggere Apple dai colpi dell'inflazione? Non va dimenticato, oltre tutto, che i lockdown dei mesi scorsi in Cina da soli potrebbero generare un declino dei ricavi di 8 miliardi di dollari.

Come reagirà Apple all'inflazione record e al declino dei ricavi?

"Apple ha clienti molto fedeli ma la maggior parte delle sue entrate è generata dalla vendita di prodotti il che è guidato per lo più proprio dalla fedele clientela.

Se si entra in una recessione anche questi clienti possono ritardare gli acquisti o rinviare gli aggiornamenti. Quindi il flusso di entrate non è esattamente ricorrente ma è in gran parte transazionale", ha spiegato alla Cnbc Toni Sacconaghi, analista di Bernstein.
"Stiamo vedendo l'inflazione", ammetteva in aprile il chief executive Tim Cook. “Era evidente nel nostro margine lordo e nelle nostre spese operative dell'ultimo periodo e si presume nella guidance che Luca (Maestri, il chief financial officer di Apple, ndr) ha fornito anche per l'ultimo trimestre".

Il margine lordo di Apple è stato del 43,7% nell'ultimo trimestre, superiore alle aspettative degli analisti ma in leggero calo rispetto a periodo precedente (quando si era attestato sui massimi dal 2012).

L'inflazione Apple la sentirà su margine e spese ma contano i ricavi

Maestri aveva spiegato che per i tre mesi alla fine di giugno il margine dovrebbe scendere tra il 42% e il 43% ma si tratta comunque di livelli molto elevati che sono il risultato della pandemia di coronavirus e che continuano a essere intorno ai record storci.

Le spese operative nel secondo trimestre dell'esercizio sono state pari a 12,58 miliardi di dollari, in crescita di quasi il 19% annuo. Per il terzo, il trimestre appena chiuso, Apple prevede che salgano ancora a circa 12,80 miliardi. Apple, nota la Cnbc, potrebbe anche dovere affrontare un aumento del costo del lavoro.
Cupertino sta alzando i compensi dei suoi dipendenti in risposta a condizioni di mercato che ha visto rivali come Alphabet (Google), Amazon.com e Microsoft fare lo stesso a inizio nel tentativo di attrarre e trattenere i migliori talenti.

L'inflazione per Apple non è problema di costi ma di domanda

L'aumento dei costi, però, non rappresenta lo scenario peggiore per Apple.

Il rischio maggiore è se l'inflazione e altre condizioni macroeconomiche finiscano per danneggiare la domanda di prodotti. Tradizionalmente, ricorda la Cnbc, durante una recessione o di fronte alla diminuzione del potere d'acquisto i consumatori rimandano gli acquisti di beni durevoli, elettronica compresa.
E nel caso di Apple ciò potrebbe significare che i consumatori che hanno acquistato uno smartphone due o tre anni fa potrebbero decidere di non passare al modello più recente quest'anno e rimandare la spesa fino a quando le condizioni economiche non saranno migliorate. Gli investitori sono a loro agio per il fatto che i clienti di Apple sono fedeli e quindi propensi a continuare ad aggiornare regolarmente i propri dispositivi, ma una flessione legata all'inflazione potrebbe mettere in discussione questa convinzione, danneggiando i multipli degli utili di Apple.

La società non ha ancora indicato di avere registrato debolezza. In aprile Apple spiegava che la domanda era rimasta elevata e di non avere visto segnali di deterioramento della fiducia dei consumatori. Sarà davvero così? La risposta arriverà il prossimo 28 luglio, quando Apple comunicherà i risultati del terzo trimestre.

 

@Foto articolo

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Argomenti

Economy Usa

Strumenti

Alphabet inc Enel

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »