Dal mese di maggio del 2021, allo stesso mese dell'anno in corso, infatti, le giacenze sui conti correnti bancari e postali nel nostro Paese sono aumentate di oltre 105 miliardi di euro in accordo con le rilevazioni che sono state effettuate dal Centro studi di Unimpresa.
Sui conti correnti bancari e postali degli italiani cresce il tesoretto
Tra i conti correnti bancari e postali ed i depositi, il saldo totale in Italia si attesta attualmente a ben 2.101 miliardi di euro con un aumento anno su anno che è pari al 5%.
Il che conferma la grande prudenza delle famiglie italiane in una fase come quella attuale che è caratterizzata da grandi incertezze. Dagli effetti negativi sull'economia causata dalla guerra in Ucraina, passando per l'inflazione galoppante le cui cause sono in parte da attribuire proprio al conflitto.
Quali sono i rischi per chi decide di incrementare la liquidità
Lasciare i soldi fermi sul conto corrente bancario o postale significa chiaramente avere il denaro sempre a disposizione, e soprattutto lontano dai rischi che ci sono sempre quando si investe. Pur tuttavia, considerando l'attuale livello di inflazione in Italia, che è molto alto, è chiaro che la perdita del potere d'acquisto del denaro è rilevante.
Su risparmio e investimenti prevalgono gli atteggiamenti conservativi
Gli atteggiamenti conservativi delle imprese, per quel che riguarda gli investimenti, e delle famiglie che lasciano i soldi sul conto corrente, sono anche frutto di una mancanza di fiducia oltre che di estrema prudenza.
E con la crisi di Governo, ha altresì messo in evidenza il Centro studi di Unimpresa, è alto il rischio che nel nostro Paese si metta un ulteriore freno alla ripresa economica. Basti pensare che, tornando subito alle elezioni senza concludere la corrente legislatura, non solo il piano delle riforme rischia lo stop.
Ma l'Italia rischia pure di non poter accedere ai fondi europei legati al PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In altre parole, se in Italia le famiglie continueranno ad essere molto prudenti, allora questo significa che la spesa per consumi è destinata a frenare ulteriormente.
E di riflesso le imprese metteranno in stand-by gli investimenti programmati per il medio e per il lungo periodo.
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