Cina in corsa per il primato mondiale dell'AI

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 27/01/2025 12:17

Cina in corsa per il primato mondiale dell'AI

La sfida per il primato mondiale oggi si gioca sempre più nel campo della tecnologia. Gli Stati Uniti hanno avuto un vantaggio iniziale nel campo dell'intelligenza artificiale, dando il via a quella che è stata definita una "corsa all'oro". Tuttavia, la Cina sta rapidamente recuperando con una strategia nazionale lungimirante. 

Nuovi protagonisti dell'AI

Il fulcro di questa strategia è il piano "Made in China 2025", attraverso il quale Pechino punta a diventare un leader globale nell'innovazione, con un focus particolare sull'intelligenza artificiale. L'obiettivo è diventare un attore centrale nella rivoluzione tecnologica globale, in quanto l'intelligenza artificiale non è più solo una questione di primato tecnologico, ma un elemento strategico per il futuro geopolitico ed economico delle nazioni. 

Nel contesto cinese, emergono nuovi protagonisti che stanno rapidamente guadagnando terreno nel settore dell'intelligenza artificiale. Tra questi spiccano DeepSeek e la startup Moonshot AI. Ma sulla scena dell'AI ci sono anche i giganti come Alibaba e ByteDance, la società madre di TikTok. Quest'ultima ha recentemente annunciato il rilascio del suo nuovo modello di intelligenza artificiale, Doubao-1.5-pro. 

I vantaggi rispetto ai modelli USA

Questo sistema, confrontato con i modelli AI americani, si dimostra capace di offrire prestazioni di alto livello e un'efficienza computazionale significativa. In termini di prestazioni, Doubao-1.5-pro ha superato il modello OpenAI o1 nel benchmark AIME, un test che valuta la capacità di un sistema di ragionare matematicamente e di comprendere e risolvere istruzioni complesse. Dal punto di vista dell'efficienza, ByteDance si basa su un gruppo di server con supporto flessibile per chip di fascia bassa, riducendo così notevolmente i costi di formazione. 

Tra i nuovi protagonisti del panorama cinese dell'AI, DeepSeek si è rapidamente fatto notare con il lancio dei suoi promettenti modelli open source, R1 e R1-Zero. Questi modelli, disponibili attraverso la piattaforma Hugging Face, sono accessibili con una licenza MIT, che consente il loro utilizzo senza restrizioni commerciali. Questo approccio punta non solo a democratizzare l'accesso all'AI, ma rappresenta anche una sfida diretta ai modelli closed source delle aziende occidentali. 

Oltre ad essere open source, i modelli di DeepSeek vantano avanzate capacità di ragionamento. Secondo i dati rilasciati da DeepSeek, R1 ha superato il modello OpenAI o1 in test come AIME e MATH-500. Per aumentare la flessibilità d'uso anche con hardware meno potenti, sia in cloud che in locale, DeepSeek ha sviluppato versioni di R1 con un numero di parametri ridotto. 

La censura

Nonostante i progressi, l’AI cinese affronta un problema controverso: la censura. I modelli come R1 di DeepSeek sono soggetti al controllo del regolatore internet cinese, che impone linee guida per garantire che le risposte delle AI rispettino i "valori socialisti fondamentali". Di conseguenza, R1 evita di rispondere a domande su temi delicati come Piazza Tienanmen o l'autonomia di Taiwan, limitando così il suo utilizzo nei mercati internazionali dove la trasparenza e la libertà di espressione sono valori fondamentali.

(Redazione)

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