Caro mutui anche nel 2024

07/08/2023 18:29

Caro mutui anche nel 2024

BCE: fase restrittiva agli sgoccioli

Economisti ed analisti finanziari sono concordi: la fase di rialzo dei tassi avviata poco più di un anno fa dalla Banca Centrale Europea si sta per concludere. Anzi potrebbe essersi conclusa con l'aumento da 0,25% deciso nella riunione del 27 luglio.
C'è ancora la possibilità di un altro incremento tra novembre e dicembre: al momento i future sull'euribor a 3 mesi per quelle scadenze è sopra i livelli attuali di 13-14 punti base, proprio a metà strada tra le due possibilità, ovvero tassi invariati e in aumento dello 0,25%. L'ultima riunione del 2023 del Consiglio Direttivo della BCE è fissata per il 14 dicembre, potrebbe essere questo l'appuntamento da evidenziare sul calendario.

Tassi in flessione l'anno prossimo

A partire da inizio 2024 i future indicano una chiara tendenza alla flessione dell'euribor fino ad inizio 2025, per poi stabilizzarsi.

Purtroppo il calo non riporterà i tassi sui livelli eccezionalmente bassi visti a fine 2021. La riduzione dell'euribor dovrebbe essere di circa un punto percentuale fino a poco sotto il 3%, ben lontano dal -0,60% del 15 dicembre di due anni fa. In altre parole, coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile in quel periodo (pensando di fare l'affare della vita) dovranno continuare ad avere a che fare con rate di importo ben superiore alle prime della serie.

Pesante l'aggravio cumulato delle rate

Facile.it ha effettuato una simulazione per quantificare l'aggravio complessivo cumulato causato dal rialzo dei tassi.

Prendendo come parametro un mutuo da 126 mila euro a 25 anni contratto a gennaio 2022, dall'analisi emerge che da una prima rata da 456 euro si è passati ai 726 di quella di agosto 2023, +270 euro con un incremento che sfiora il 60%. Già così la situazione non è il massimo ma eseguendo la sommatoria degli aumenti di tutte le rate da un anno e mezzo a questa parte scopriamo che i mutuatari hanno sborsato ben 2300 euro in più rispetto al caso (peraltro improbabile) in cui le rate fossero rimaste stabili per tutto il periodo.

E purtroppo non è finita qui dato che, come visto sopra, l'attesa flessione dei tassi dell'anno prossimo non riporterà l'euribor ai livelli precedenti: anzi nemmeno ci si avvicinerà.

Basandosi sulle quotazioni dei future sull'euribor attuali (e non è detto che corrispondano ai tassi effettivi che si osserveranno in futuro) e calcolando le rate su questo parametro, Facile.it stima che tra meno di un anno, ovvero a luglio 2024, la sommatoria dell'incremento delle rate rispetto al valore iniziale supererà i 5300 euro.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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