Caro energia: i supermercati iniziano a razionare i consumi

Prezzo gas in accelerazione, via a misure razionamento energia

Nuova accelerazione del prezzo del gas: il contratto Dutch TTF Gas Futures per la scadenza settembre si è avvicinato oggi ai 207 euro/MegaWatt, vicino ai massimi storici. Pessime notizie quindi per cittadini e imprese che temono bollette dell'energia elettrica sempre più salate.
L'alternativa per limitare le spese è una sola: ridurre i consumi al minimo indispensabile. Alla fine della scorsa settimana il Consiglio Europeo ha adottato un regolamento su una riduzione volontaria della domanda di gas naturale del 15% tra il 1º agosto 2022 e il 31 marzo 2023 al fine di "realizzare risparmi per quest'inverno per prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia".

I supermercati corrono ai ripari

Le imprese hanno però anticipato gli eventi.

A fine luglio il gruppo francese dei supermercati Leclerc potrebbe ridurre le ore di apertura di alcuni punti vendita come parte di un programma di misure di emergenza per contrastare la crisi energetica. In precedenza l'associazione dei supermercati transalpini aveva annunciato un accordo per l'adozione, a partire dal 15 ottobre, di misure come lo spegnimento delle insegne luminose esterne alla chiusura dei negozi e la riduzione dell'illuminazione all'interno delle aree di vendita degli stessi.

SPAR Austria riduce l'illuminazione

Oggi un portavoce del ramo austriaco della catena internazionale di supermercati SPAR Group (in Italia opera con il marchio Despar) ha comunicato che si appresta a diminuire le ore di illuminazione delle insegne posizionate di fronte agli oltre 1.500 punti vendite nel Paese e delle luci esterne.

Questa misura permetterà di ridurre il consumo di energia elettrica di oltre un milione di KW/h all'anno.

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