Buyback di Eni: acquisti di 4 milioni di azioni proprie

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 17/01/2024 16:44

Buyback di Eni: acquisti di 4 milioni di azioni proprie

Eni ha annunciato l'acquisto di 4.493.371 azioni proprie, pari allo 0,13% del capitale sociale, tra l'8 e il 12 gennaio 2024. L'acquisto è stato effettuato nell'ambito del secondo round del programma di buyback, a un prezzo medio di 15,0289 euro per azione, per un totale di circa 67,5 milioni di euro. 

Da quando è iniziata la seconda fase del buyback, Eni ha acquistato complessivamente 76.028.585 azioni proprie, o il 2,25% del capitale sociale, per un valore di circa 1,15 miliardi di euro. 

Tenendo conto delle azioni proprie già detenute, della cancellazione di 195.550.084 azioni proprie decisa dall'assemblea il 10 maggio 2023, dell'assegnazione gratuita di azioni ordinarie a dirigenti Eni e degli acquisti effettuati da quando è iniziato il programma di riacquisto, Eni ora detiene 166.249.657 azioni proprie, che rappresentano circa il 4,92% del capitale sociale. 

Nel frattempo, a Milano, il titolo Eni è in ribasso, con il prezzo delle azioni che si allinea a 14,65 euro circa (minimo registrato in data 6 ottore 2023), segnando una discesa superiore al punto e mezzo percentuale,

Il rating di Barclays

Secondo Barclays, Eni si distingue nel panorama europeo: si colloca tra le compagnie giganti con una capitalizzazione di mercato oltre i 100 miliardi di dollari e quelle più piccole, che si attestano su un valore di circa 20 miliardi. Tuttavia, con condizioni favorevoli di mercato, la valutazione di Eni potrebbe incrementare fino a raggiungere 100 miliardi di dollari, partendo dall'attuale valore di 55 miliardi. Va inoltre notato che il secondo lotto del buyback ha portato un guadagno di 1,15 miliardi. 

I motivi della crescita

Barclays ha individuato diverse motivazioni che dovrebbero portare a un rafforzamento del titolo Eni nei prossimi mesi. Primo fra tutti, l'aumento più rapido del business upstream rispetto ai concorrenti a grande capitalizzazione, garantendo una certa visibilità a breve termine e guadagni legati ai prezzi delle materie prime. Inoltre, Eni sta seguendo una strategia ben delineata per migliorare il business downstream, puntando sulla transizione energetica. 

L'azienda italiana trarrà vantaggi soprattutto dalla crescita nel settore dei biocarburanti, grazie all'applicazione di un modello integrato delle materie prime. Plenitude, durante l'ultimo periodo, ha raggiunto gli obiettivi prefissati e, in seguito alla vendita di una quota di minoranza, si è evidenziata una valutazione di 10 miliardi di dollari. Infine, la divisione Enilive potrebbe rappresentare un ulteriore elemento propulsivo per la crescita dell'azienda.

(Redazione)

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