Warren Buffett va all-in sul settore del petrolio a Wall Street. Investiti complessivamente 26 miliardi di dollari su Chevron (erano 4,5 miliardi a inizio 2022), che diventa la quarta maggiore partecipazione di Berkshire, dietro a Apple (159 miliardi), Bank of America (quasi 43 miliardi) e American Express (oltre 28 miliardi).
Nel corso della prima assemblea degli azionisti in presenza dal 2019, sabato Berkshire ha reso noto di avere investito complessivamente 51 miliardi di dollari in titoli nel primo trimestre (aumentata anche al 9,5% la quota detenuta in Activision Blizzard, il colosso dei videogiochi in fase di acquisizione da parte di Microsoft per 68,7 miliardi di dollari).
Investiti 26 miliardi su Chevron.
Buffett all-in su petrolio
Dopo anni di accumulo di liquidità e dopo essersi lamentato in febbraio della mancaza d'opportunità d'investimento, Buffett lo scorso mese aveva annunciato l'acquisizione da 11,6 miliardi di dollari del gruppo assicurativo Alleghany Corporation, a chiusura di un trimestre segnato dal ritorno alla spesa.
E infatti la cassa della conglomerata del Nebraska si è ridotta a 106 miliardi di dollari dai 146 miliardi con cui aveva chiuso il 2021. Mentre la scommessa sul petrolio, confermata anche dagli acquisti in Occidental Petroleum (di cui Berkshire è prima singola azionista), deriva soprattutto dalla ricerca di rendimento.
Buffett non a caso proprio in riferimento a Occidental ha spiegato che il piano di restituzione di capitale della società è semplice e sensato.
Buffett all-in sul petrolio alla ricerca di rendimento sensato
Come sottolinea Barron's, il rendimento totale per gli azionisti di Occidental (ovvero dividendi e buyback divisi per la capitalizzazione di mercato) è di circa il 7% contro il 5% di Chevron.
Circa un terzo dei componenti non finanziari dell'S&P 500 ha un rendimento totale per gli azionisti superiore al 5% (sulla base dei dati pubblicati negli ultimi 12 mesi). Si tratta di 120 aziende per cui ovviamente la scelta per gli investitori è ampia e puntare sul petrolio ha ovviamente senso in una fase in cui il settore energetico è atteso in crescita da una parte per la ripresa dell'economia globale dalla crisi del Covid-19 e dall'altra per l'impatto sui prezzi dei combustibili fossili derivanti dalla guerra in Ucraina.
All-in sul petrolio e Buffett non cambia opinione sul Bitcoin
Berkshire ha comunicato di avere registrato nel primo trimestre 2022 un utile operativo praticamente invariato da 7,04 a 7,02 miliardi di dollari.
Nei tre mesi i profitti netti si sono dimezzati da 11,71 miliardi, pari a 7.638 dollari per azione (Classe A), a 5,46 miliardi, e 3.702 dollari. Tuttavia l'assemblea di Berkshire è un appuntamento che non si limita certo ai freddi dati finanziari. E Buffett non si è certo risparmiato ed è tornato, per esempio, a mettere nel mirino le criptovalute.
Su cui non ha cambiato opinione. L'Oracolo di Omaha ha infatti spiegato di preferire beni tangibili che producono qualcosa, come i terreni agricoli e ha dichiarato che il governo Usa non dovrebbe mai permettere che una valuta digitale si sostituisca al dollaro. "Nella mia vita, cerco di evitare le cose che sono stupide, malvagie e mi fanno sembrare cattivo rispetto a qualcun altro e il Bitcoin fa tutte e tre le cose", ha invece detto Charles Munger, numero due di Berkshire.
Fonte: FTA Online