Btp e Bund sotto pressione

15/06/2022 11:10

Btp e Bund sotto pressione

La BCE mette benzina sul fuoco e il Bund tedesco accelera la discesa verso il supporto in area 147 euro, valore dei massimi 2012-2013, chiudendo la settimana a 146,98. Il ritracciamento del 50% calcolato dai minimi del 2008, in zona 144 euro circa, è a due passi. Se violato, sarà da valutare la tenuta del livello in area 136 euro, che rappresenta il ritracciamento di Fibonacci del 61,8%, sempre calcolato a partire dai minimi del 2008.

Con l’indicatore RSI in zona ipervenduto, possibile il verificarsi di una breve pausa di consolidamento, dopo la serie di sedute negative, ma ciò dipenderà dalla capacità del mercato di metabolizzare la mediocre comunicazione della BCE in un frangente così delicato.

Difficile ipotizzare la inversione momentanea di un trend ribassista spinto da elementi strutturali dell’economia europea così incisivi.

Una rottura della resistenza a 149,43 euro, il massimo della seduta di giovedì, potrebbe suggerire un movimento di inversione per testare 150,49 euro, minimo del 9 maggio scorso.

BTP future – Il crollo

La sorte dei governativi europei è comune ovviamente.
Dopo il gap di apertura della seduta di mercoledì, il cedimento è inarrestabile e la settimana chiude a 118,46 euro, violando il minimo del marzo 2020, 124,02, e andando a testare il supporto in area 117,77 euro, minimo dell’ottobre 2018.

La violazione di questo supporto sposterebbe la nostra attenzione al test del livello di supporto successivo, in area 113 euro circa, ritracciamento del 61,8% calcolato dai minimi del 2008.

Il segnale di ipervenduto dell’indicatore RSI, potrebbe suggerire la possibilità di un breve rally tecnico in controtendenza o di un breve consolidamento. La posizione non può che essere ribassista.

Un movimento di inversione rialzista nel breve sarebbe sostenuto dalla rottura della resistenza rappresentata dal gap dell’8 giugno, 122,93-124,11 euro, rimettendo in discussione quanto sopra descritto.

La BCE si muove come un elefante in un negozio di cristalli.
Non menzionare specificamente quali strumenti salva spread saranno implementati, non è una carineria nei confronti dell’Italia.

T Bond Continuous - Pausa di continuazione?

Senza neanche dare tempo al triangolo simmetrico in formazione di completarsi, le pressioni sui tassi dovute ai dati preoccupanti sull’inflazione, spingono i prezzi sull’orlo di un ritest del minimo del 9 maggio, a 134,30 dollari, chiudendo la settimana a 135,20.

La volatilità della seduta di venerdì, imprime sul grafico una “inside day bar” negativa, con chiusura vicino al minimo della seduta. Il trend negativo, quindi, sembra proseguire.

Una volta violato il supporto a 134,30 dollari, sul lato basso del canale discendente tracciato a partire dal 9 marzo 2020, il livello successivo da monitorare si trova in area 127 dollari, minimo del 2013.
Viceversa, qualora il supporto a 134,30 dollari tenesse, potremmo trovarci di fronte a un doppio minimo in formazione, con un primo livello di resistenza a 142,22 dollari, il massimo del 27 maggio.

Molto dipenderà dalla reazione ai successivi incrementi di tasso della Fed e dal QT programmato.

Un’inversione della curva con una recessione in vista, potrebbe porre un floor alla caduta dei prezzi. Ma l’Europa è messa peggio

 

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