Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo, in attesa del meeting della Bce. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,2%, il Ftse100 di Londra lo 0,1% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,7%. Oggi si attende anche il dato sull'inflazione CPI negli Stati Uniti, previsto per il primo pomeriggio.
Tra i titoli in evidenza, Commerzbank segna un incremento del 14% dopo che UniCredit ha annunciato di aver acquisito circa il 9% del capitale del gruppo bancario tedesco. Di questo, il 4,49% è stato acquistato attraverso un'offerta di accelerated book building per conto della Repubblica Federale di Germania, mentre il resto è stato acquisito tramite operazioni di mercato. UniCredit prevede di presentare eventuali richieste autorizzative per superare la soglia di partecipazione del 9,9%.
Inditex, proprietario del marchio Zara, ha visto un aumento del 2% dopo aver pubblicato una semestrale che supera le attese, con vendite tra il 1° agosto e l'8 settembre in crescita dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Sul fronte macroeconomico, in Gran Bretagna, l'espansione del Pil ha accelerato all'1,2% annuo a luglio, rispetto allo 0,7% di giugno, anche se l'economia è rimasta stagnante su base sequenziale. La produzione industriale ha registrato un calo dell'1,2% annuo, in miglioramento rispetto all'1,4% di giugno, ma peggiore rispetto al consensus che prevedeva una flessione limitata allo 0,2%. Su base sequenziale, la produzione industriale è scesa dello 0,8%, contrariamente a quanto atteso.
Inoltre, la produzione manifatturiera ha mostrato una diminuzione dell'1,3% annuo, con un miglioramento rispetto al precedente declino dell'1,5%, ma comunque peggiore rispetto alla flessione limitata allo 0,1% prevista. Su base sequenziale, l'output manifatturiero è sceso dell'1,3%, contro un incremento dell'1,1% di giugno.
Infine, il deficit della bilancia commerciale britannica è aumentato a 20,00 miliardi di sterline, rispetto ai 18,89 miliardi di giugno e ai 18,59 miliardi di maggio, superando le attese del consensus fissate a 18,00 miliardi. Questo dato è in confronto con il disavanzo di 13,91 miliardi di luglio 2023.
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