Le principali Borse europee hanno aperto in ribasso all'ultima seduta della settimana, seguendo la tendenza negativa di Wall Street. Il Dax di Francoforte ha registrato una perdita dell'1,2%, il Cac40 di Parigi dell'1,2%, il Ftse100 di Londra dello 0,9% e l'Ibex35 di Madrid dell'1%. La principale ragione di questo trend al ribasso è stata attribuita alle dichiarazioni di alcuni rappresentanti della Federal Reserve (Fed), che hanno indicato un possibile protrarsi della politica restrittiva dell'istituto centrale di Washington.
In particolare, Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, ha sollevato dubbi sulla possibilità di un taglio dei tassi d'interesse negli Stati Uniti entro il 2024, nel caso in cui l'inflazione mantenga un andamento ostinato. Secondo il FedWatch Tool di Cme Group, le aspettative di un mantenimento dei tassi invariati nel range attuale del 5,25% - 5,50% nel prossimo meeting del Federal Open Market Committee (Fomc) del 30 aprile - 1° maggio sono dell'91,5%. Tuttavia, l'ipotesi di un intervento nella successiva riunione dell'11-12 giugno sembra oggi meno probabile.
Nella giornata odierna l'attenzione è puntata sui dati relativi alle vendite al dettaglio nella zona euro (alle 11:00 ora italiana) e sui dati sull'occupazione negli Stati Uniti (alle 14:30). Tra i titoli in evidenza, Bureau Veritas ha registrato una variazione del -2%.
Inoltre, Wendel ha ceduto il 9% del capitale del leader nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione per circa 1,1 miliardi di euro, mentre Kering ha subito una variazione del -1% a seguito della riduzione del target price da parte di Hsbc a 400 euro, rispetto ai precedenti 440 euro.
Dal punto di vista macroeconomico, in Germania i prezzi all'importazione sono scesi dello 0,2% su base mensile a febbraio, dopo essere rimasti stabili a gennaio (con un calo del 1,0% a dicembre) e in contrasto con le previsioni di una flessione dello 0,1%. Su base annua, l'indice dei prezzi all'importazione è diminuito del 4,9% a febbraio, in miglioramento rispetto al 5,9% precedente e al ribasso del 7,0% di dicembre.
In Francia, la produzione industriale è salita dello 0,2% su base mensile a febbraio, rispetto alla diminuzione dello 0,9% registrata a gennaio e al progresso dello 0,5% previsto.
(NEWS Traderlink)