Le principali Borse europee hanno aperto l'ultima seduta della settimana in rialzo, seguendo la tendenza positiva di Wall Street. Il Dax di Francoforte è aumentato dello 0,4%, il Cac40 di Parigi dello 0,5%, il Ftse100 di Londra dello 0,6% e l'Ibex35 di Madrid dello 0,4%.
Tra i titoli in evidenza, Deliveroo ha registrato un aumento del 1%. Il gruppo specializzato nella consegna di pasti ha annunciato che l'utile previsto per il 2023 sarà leggermente superiore rispetto alla stima iniziale di 60-80 milioni di sterline.
Basler ha registrato un aumento del 6%. Berenberg ha migliorato la raccomandazione sul produttore di telecamere industriali da "hold" a "buy".
Nonostante le vendite inferiori rispetto alle previsioni interne e di mercato, Basf ha registrato un aumento del 1,5%. Il colosso chimico tedesco ha dichiarato di prevedere un aggravio di 1,1 miliardi di euro, principalmente legato a svalutazioni non monetarie nei settori delle tecnologie di superficie, agricoltura e materiali. I ricavi preliminari per il 2023 sono diminuiti da 87,33 a 68,90 miliardi di euro, rispetto alla previsione di 73-76 miliardi e al consenso di 70,58 miliardi. L'ebitda rettificato è sceso da 6,88 a 3,81 miliardi di euro, rispetto alla previsione di 4,0-4,4 miliardi e alle stime degli analisti di 3,93 miliardi. Tuttavia, il gruppo di Ludwigshafen ha ottenuto un utile di 255 milioni di euro, rispetto alla perdita di 627 milioni nel 2022, causata da svalutazioni legate alla Russia. Basf comunicherà i risultati definitivi il prossimo 23 febbraio.
Dal punto di vista macroeconomico, in Germania l'indice dei prezzi alla produzione è diminuito del 8,6% su base annua a dicembre, peggiorando rispetto al -7,9% di novembre (11,0% a ottobre) e al -8,0% previsto. Su base sequenziale, i prezzi alla produzione sono diminuiti dell'1,2% rispetto a novembre, contro il calo dello 0,5% previsto dagli economisti.
Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio sono diminuite del 2,4% su base annua a dicembre, a sorpresa, rispetto all'aumento dello 0,2% della lettura finale di novembre (-2,5% a ottobre) e alla crescita dell'1,1% prevista. Su base sequenziale, le vendite al dettaglio sono diminuite del 3,2% rispetto alla crescita precedente dell'1,4% (0,3% il calo di ottobre) e rispetto alla flessione dello 0,5% prevista dagli economisti. Le vendite al dettaglio core (escluse vetture e carburanti) sono diminuite del 2,1% (0,5% di aumento a novembre) e del 3,3% su base sequenziale (1,5% di aumento precedente).
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