Borse e mercati: lo scenario
L’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato contraddistinto da difficoltà in serie e notizie negative a ripetizione.
Nemmeno il tempo di digerire la pandemia che sono arrivate la guerra tra Ucraina e Russia, il rialzo dell’inflazione, i costi cresciuti a dismisura di materie prime, energia e gas e chi più ne ha più ne metta.
In un contesto simile, le risorse economiche a disposizione del singolo consumatore hanno registrato una contrazione importante anche perché, a fronte dell’aumento dei prezzi su tutta la linea, non ha fatto da contraltare un incremento di retribuzioni e pensioni.
La parola recessione è entrata a far parte del quotidiano.
Ergo, la capacità di spesa media è sicuramente diminuita.
In questi frangenti, dunque, si lascia da parte il superfluo e ci si concentra sui bisogni primari e basilari, riducendo al minimo comunque il budget di cui disporre.
Il ceto più abbiente invece, non registra contrazione della propria capacità di spesa e quindi continua ad acquistare beni di lusso che, conseguentemente, diventano una sorta di bene rifugio, oltre che si status symbol.
Borsa e mercati: quali prospettive per l’abbigliamento?
Messo da parte un anno difficile, le aziende del settore dell’abbigliamento si trovano ancora a fare i conti con le scorie del 2022.
La congiuntura economica e le considerazioni sopra esposte hanno infatti portato ad una contrazione dei margini economici favorevoli all’azienda.
Il che si è tradotto in una diminuzione dei profitti, causata sia dalle minori vendite (meno ricavi dovuti anche ai maggiori sconti applicati per far fuori l’invenduto rimasto in magazzino) sia dai maggiori costi sostenuti.
Nel breve periodo, quindi, non ci si attendono repentini cambiamenti di rotta ma ancora momenti e periodi di difficoltà ed incertezza.
Ovviamente non tutte le aziende si trovano nella stessa condizione.
Società detentrici di marchi rinomati hanno infatti una clientela che, di norma, è disposta a pagare un plus pur di avere i prodotti di livello più alto (premium price).
Quindi, avendo come orizzonte temporale un periodo di tempo medio/lungo, si potrebbe beneficiare del recupero e della crescita del settore appena la congiuntura economica vedrà una sostanziosa ripresa dei consumi.
Borse e mercati: cosa fare col settore del lusso
Discorso diverso, ovviamente, può essere fatto per i titoli del settore del lusso che, invece, hanno registrato performance anche decisamente positive nel corso del 2022.
Le previsioni per il 2023 sono ancora positive, in quanto si evidenziano le possibilità di ulteriori incrementi di fatturati che, nello specifico, possono tradursi in maggiori dividendi per gli azionisti e crescita delle quotazioni dei titoli.
Nel breve periodo, però, bisogna prestare attenzione ai movimenti laterali, ovvero alle correzioni di borsa.
Titoli e settori che hanno corso o che comunque hanno registrato significativi incrementi sono soggetti a fasi di ritracciamento e consolidamento.
Anche in questo caso, il giusto approccio al settore è quello di un orizzonte di lungo periodo, onde dare la possibilità all’investimento di poter dare i frutti desiderati.
Sia per ciò che concerne il settore dell’abbigliamento che quello del lusso, si possono trovare strumenti finanziari che permettono di investire riducendo il rischio specifico, come ad esempio etf e fondo comuni tematici.
Che cosa si intende con questa affermazione?
Che, investire su una pluralità di titoli, come quella presente in un fondo o etf, anziché in una singola azione, permette di spalmare il rischio e ridurre le possibilità di forti perdite.