Borse cinesi ancora bloccate, Nikkei 225 in calo dello 0,69%

Dopo una brusca frenata a Wall Street, i mercati asiatici hanno confermato una tendenza negativa, sebbene in modo più moderato. Il principale fattore ribassista è stato il dato sull'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, che ha mostrato un calo dell'inflazione al 3,1% annuo rispetto al 3,4% di dicembre.
Nonostante ciò, l'inflazione rimane al di sopra del consenso di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal, che era del 2,9%. L'inflazione core è rimasta stabile al 3,9% annuo di dicembre, invece del calo atteso del 3,7%. Questo rallentamento dei prezzi meno marcato del previsto fa allontanare la possibilità di un taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve (Fed).

Secondo il FedWatch Tool di Cme Group, le probabilità di un allentamento monetario al meeting del Federal Open Market Committee (Fomc) del 19-20 marzo sono attualmente limitate al 10,5%. Nel frattempo, l'indice Msci Asia-Pacific ha registrato una flessione intorno allo 0,20%, escludendo il Giappone.

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