Il fenomeno dell'aumento degli investimenti esteri diretti in Italia nel 2022 ha superato le performance degli altri principali Paesi europei come il Regno Unito, la Francia e la Germania. Secondo lo studio "Europe Attractiveness Survey 2023" dell'EY, le motivazioni che hanno spinto gli investimenti esteri ad orientarsi verso l'Italia sono legate principalmente ai settori dei servizi B2B e dell'IT, che hanno ricevuto rispettivamente il 19% e il 16% degli investimenti totali.
Al contrario, la logistica e i trasporti hanno subito un calo del 4% rispetto al 2021.
Il rapporto indica inoltre che l'Italia è considerata un importante mercato di consumo in Europa, con il 68% degli investimenti destinati al posizionamento sul mercato locale. Il restante 32% è invece guidato dalle competenze e dal know-how locale.
Questo dato dimostra la crescente attrattiva dell'Italia come destinazione per gli investimenti diretti esteri e la sua capacità di competere con le altre economie europee.
L'incremento degli investimenti in Italia testimonia anche la ripresa economica del Paese, che sta riuscendo a superare le difficoltà degli ultimi anni, grazie anche alle riforme strutturali attuate.
In particolare, la semplificazione delle procedure burocratiche e la riduzione della pressione fiscale hanno contribuito ad attrarre nuovi investimenti.
Inoltre, l'investimento in Italia è visto come un'opportunità per accedere ad un mercato in crescita, che offre la possibilità di sviluppare nuovi prodotti e servizi, anche grazie ai vantaggi competitivi offerti dalle eccellenze italiane, come il made in Italy.
Infine, la posizione strategica dell'Italia, al centro del Mediterraneo e con un'apertura verso l'Europa dell'Est, rappresenta un ulteriore incentivo per gli investitori stranieri.