Boom delle vendite per Richemont grazie alla Cina nel primo trimestre

Nel primo trimestre fiscale, terminato il 30 giugno, Richemont, proprietario di Cartier, ha registrato un aumento delle vendite del 19% a tasso di cambio costante, raggiungendo i 5,3 miliardi di euro. Questo risultato è in linea con le previsioni degli analisti. Tuttavia, il fatturato è diminuito del 2% nel continente americano, un dato inaspettato. Al contrario, la regione Asia-Pacifico ha registrato una crescita del 40% delle vendite.
L'industria del lusso sta cercando nella ripresa della Cina una via per contrastare il rallentamento negli Stati Uniti. Il presidente di Richemont, Johann Rupert, aveva anticipato questa situazione a maggio, prevedendo il rischio di una recessione. Un esempio di questa tendenza è stato riscontrato la scorsa settimana, quando Burberry Group ha segnalato una diminuzione dei ricavi nelle Americhe a causa dell'indebolimento del segmento inferiore del mercato del lusso negli Stati Uniti.

Nonostante la domanda di orologi di lusso negli Stati Uniti mostri segni di debolezza, le vendite di gioielli firmati Cartier e Van Cleef & Arpels rimangono forti. Le vendite di gioielli sono aumentate del 24%, in linea con le previsioni degli analisti, mentre le vendite di orologi hanno registrato una crescita del 10% a tassi di cambio costanti, leggermente al di sotto delle aspettative degli analisti.
Richemont ha evidenziato anche un aumento delle vendite dell'11% in Europa, grazie principalmente alla tenuta della spesa domestica e al turismo proveniente dagli Stati Uniti, dal Medio Oriente e dalla Cina. Secondo Vontobel, Richemont è in una posizione solida per acquisire ulteriori quote di mercato, nonostante la crescita negativa nelle Americhe possa moderare alcune delle aspettative del mercato.

(Redazione Traderlink)