Bolletta luce, mercato tutelato più caro dal 1°ottobre 2024: ecco chi rischia e a quanto ammonta l’aumento

Benna Cicala Benna Cicala - 30/09/2024 11:30

Bolletta luce, mercato tutelato più caro dal 1°ottobre 2024: ecco chi rischia e a quanto ammonta l’aumento

Bolletta della luce più cara dal 1°ottobre 2024 per il mercato tutelato. La notizia dell’aumento, alquanto significativo, è stata data da Arera qualche ora fa. E la nuova stangata inizia a far preoccupare gli italiani sempre più costretti a tirare la cinghia da un po' di tempo a questa parte. Con l’inizio della guerra in Ucraina, che ha aperto la strada verso una crisi energetica senza eguali e il passaggio al mercato libero, è scattata una vera e propria corsa alle offerte di energia più convenienti che permettano di mettere il meno possibile mano al portafoglio.

Ora però un nuovo rincaro sembra preoccupare ancora di più tutti. 

Prima di entrare nei dettagli dell'aumento, vi lasciamo al video YouTube di Bonus e Pagamenti contenente dei preziosi consigli su come scegliere la tariffa di luce e gas migliore.

Bollette luce, di quanto aumenta dal 1°ottobre 2024

Che la fornitura di energia elettrica sarebbe stata interessata da un nuovo aumento era quasi prevedibile. Questa volta a rischiare grosso sono gli italiani che hanno deciso di aderire al mercato tutelato. E l’aumento lascia più che perplessi per la sua consistenza. 

Arera ha comunicato che dal 1° ottobre 2024, infatti, la bolletta della luce aumenterà dell’8,8% per chi si ritrova nel servizio a Maggior Tutela. Una decisione questa che arriva in un momento delicato per i consumatori, poiché tale adeguamento potrebbe influire significativamente sul budget delle famiglie italiane, scatenando il dibattito su quale opzione sia la più vantaggiosa tra il mercato tutelato e il mercato libero.

Bolletta luce, cosa conviene tra mercato libero e tutelato?

L’aumento dell’8,8% in arrivo dal 1°ottobre 2024 non fa lievitare i costi della bolletta della luce fino ad allinearli a quelli del mercato libero. Secondo quanto riportato da Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione Nazionale Consumatori, nonostante l’aumento ufficializzato, i prezzi per i clienti tutelati rimangono ancora più vantaggiosi rispetto a quelli offerti dal mercato libero. 

A dimostrarlo sono ancora i numeri: su poco più di 1.000 offerte presenti sul Portale Arera con prezzo variabile e per fasce, nessuna si rivela più conveniente per chi che consuma 2.000 kWh all'anno rispetto alla tariffa tutelata. 

Prendendo come esempio la Capitale, Vignola ha evidenziato che l’offerta più competitiva del mercato libero supera quella tutelata di ben 67 euro all’anno. Non c’è ombra di risparmio nemmeno per chi opta per un prezzo fisso o monorario. Una tendenza riscontrabile non solo a Roma ma anche a Milano, dove, tra le 1.049 offerte analizzate, nessuna risulta più economica della tutelata.

Quanto si paga di più nel mercato libero: un’analisi dei costi

L'analisi condotta da Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione Nazionale Consumatori, traccia un quadro chiaro e preoccupante: il mercato libero dell'energia sembra collassato. Secondo i dati raccolti, i consumatori si trovano a pagare bollette della luce più salate rispetto al servizio di maggior tutela, con ragioni valide per esprimere il loro malcontento.

Lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori mette in luce un aumento significativo dei costi. Un nuovo cliente, con un consumo annuo di 2.000 kWh e una potenza di 3 kW, spenderà ben 43 euro in più all'anno, aggravato dall'aumento dell'8,8% delle tariffe. Dal 1° ottobre 2024 al 30 settembre 2025, le fasce più vulnerabili pagheranno 529 euro per l'energia elettrica, rispetto ai precedenti 486 euro.

Se a questa cifra si sommano i costi medi per la fornitura di gas, che per un consumo di 1.100 metri cubi si attestano a 1.244 euro annui, il totale per luce e gas arriva a 1.773 euro. Rispetto al quarto trimestre del 2020, periodo pre-crisi, ci troviamo di fronte ad un aumento del 29,3%

Un’analisi questa che mette in discussione l’efficacia del mercato libero, spingendo molti a chiedersi se sia davvero la scelta più conveniente da intraprendere.

 

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