Il Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A. ha approvato la relazione finanziaria consolidata relativa al terzo trimestre del 2023. I risultati consolidati del Gruppo Biesse nei primi nove mesi del 2023 sono i seguenti: ricavi netti consolidati di 595,7 milioni di euro (-2,9% rispetto al terzo trimestre del 2022), EBITDA di 62,7 milioni di euro (-11,4% rispetto al terzo trimestre del 2022), EBIT dopo eventi non ricorrenti di 28,1 milioni di euro (in contrazione del 36,4% rispetto al 30 settembre 2022) e utile netto di 16,0 milioni di euro (-35,7% rispetto al 30 settembre 2022).
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 30 settembre 2023 è risultata positiva per 90,1 milioni di euro, comprensiva dell'impatto di 19,8 milioni di euro derivanti dall'applicazione dell'IFRS16. Senza l'effetto dell'IFRS16, la posizione finanziaria sarebbe positiva per 109,9 milioni di euro.
Il portafoglio ordini di Gruppo al 30 settembre 2023 è inferiore rispetto al terzo trimestre del 2022, attestandosi a 291 milioni di euro. Il CFO di Gruppo, Pierre La Tour, commenta che nonostante il contesto economico-finanziario mutato e peggiorato, Biesse è in grado di mantenere performances significative e dimostra una solida gestione e capacità di resilienza.
Tuttavia, la Società mantiene un approccio vigile per le significative difficoltà nella previsione di fenomeni esterni che si riflettono sulla domanda. Il prolungamento di politiche monetarie restrittive, la riduzione degli incentivi governativi e le tensioni geopolitiche internazionali sono elementi che richiedono un elevato livello di attenzione.
Biesse continuerà a perseguire il miglioramento interno attraverso il progetto One Company, politiche di contenimento dei costi operativi e gestione del capitale circolante. L'innovazione e la ricerca continueranno ad essere fondamentali nella strategia di Biesse, al fine di implementare nuove soluzioni tecniche per una migliore connettività e automazione, nell'ottica di uno sviluppo sostenibile.
Il portafoglio ordini al 30 settembre 2023 ammontava a 291 milioni di euro, in contrazione rispetto allo stesso periodo del 2022, principalmente a causa del venir meno di incentivi governativi sul mercato domestico.
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