Sogefi ha archiviato la seduta di lunedì con un +3,73% a 0,861 euro (massimo di seduta a 0,899 euro). Venerdì il titolo era cresciuto del 5,8% grazie alla pubblicazione di una semestrale sopra le attese.
I primi sei mesi in sintesi
In sintesi i ricavi sono saliti a € 760,0 milioni, in crescita del 12,3% rispetto al primo semestre 2021, l'EBITDA a € 99,8 milioni pari al 13,2% del fatturato, l'utile netto è stato di € 20,8 milioni in linea con il primo semestre 2021 (€ 21,4 milioni), il Free Cash Flow è positivo per € 41,2 milioni superiore al primo semestre 2021 (€ 33,1 milioni) mentre l'indebitamento è risultato in riduzione a € 216,4 milioni (€ 261,4 milioni al 30.6.2021).
Il mercato dell’auto resta in crescita
La società ha buone aspettative per il futuro, anche perchè S&P Global (IHS) mantiene una previsione di crescita della produzione mondiale di automobili del 4,7% rispetto al 2021, con l’Europa a +10,7%, Nafta a +12,7%, il Sud America a +6,9% e la Cina in sostanziale pareggio (+0,4%).
Nei primi sei mesi dell'anno i prezzi di vendita dei prodotti di Sogefi sono stati adeguati tenendo conto dell’incremento dei costi delle materie prime registrato nel 2021 e a inizio 2022.
Guidance 2022 confermata
Ad oggi Sogefi conferma il proprio obiettivo di conseguire per l’intero esercizio 2022 un risultato operativo, escludendo gli oneri non ricorrenti, sostanzialmente in linea con quello registrato nel 2021, ovvero circa 52 milioni.
Intesa Sanpaolo, giudizio neutrale
Intesa Sanpaolo ha tagliato il target price di Sogefi portandolo a 0,91 euro da 1,24 euro e ha confermato il rating "hold".
I conti dei primi sei mesi rafforzano la fiducia degli analisti di Intesa sulla capacità del gruppo di superare l'attuale fase di incremento dei costi.
Prossimo target grafico a 1 euro
Il titolo ha disegnato un rimbalzo incoraggiante nelle ultime sedute, a partire dalla comparsa il 14 luglio di una candela rialzista "hammer" con base a 0,763 euro, ma lunedì ha fallito la rottura della media mobile esponenziale a 100 giorni, resistenza in area 0,914.
Solo un salto oltre quei livelli metterebbe i prezzi in corsa per la ricopertura del gap del 10 giugno con lato alto a 1 euro. Resistenza successiva a 1,06, top del 3 giugno coincidente con il 38,2% di ritracciamento del ribasso dal picco di giugno 2021.
Movimenti oltre questi livelli permetterebbero di iniziare a considerare l'ipotesi di essere in presenza di un vero e proprio tentativo di inversione al rialzo.
Sotto area 0,80 atteso invece il ritorno sul minimo di marzo a 0,743 euro.
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