BCE: Prospettive di crescita e inflazione ancora incerte

10/08/2023 10:36

BCE: Prospettive di crescita e inflazione ancora incerte
Le prospettive future per la crescita economica e l'inflazione sono alquanto incerte. Questo è quanto riportato nel recente bollettino economico pubblicato dalla Banca Centrale Europea (BCE). Tra i fattori che potrebbero ostacolare la crescita vi sono la guerra non giustificata della Russia contro l'Ucraina e l'aumento delle tensioni geopolitiche su scala più ampia. Tali rischi potrebbero portare a una frammentazione del commercio internazionale e avere così un impatto negativo sull'economia dell'area euro.

Inoltre, l'espansione economica potrebbe subire un rallentamento se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più intensi del previsto oppure se l'economia globale dovesse indebolirsi. Quest'ultimo scenario potrebbe depotenziare la domanda di esportazioni dell'area euro. Al contrario, l'espansione economica potrebbe essere maggiore delle previsioni se il mercato del lavoro vivace, l'incremento dei redditi reali e una riduzione dell'incertezza contribuissero a rafforzare la fiducia di cittadini e imprese, portando a un aumento dei consumi.

Per quanto riguarda i rischi di inflazione al rialzo, la BCE segnala la possibilità di ulteriori pressioni sul costi dei beni energetici e alimentari. Queste potrebbero essere legate al ritiro unilaterale della Russia dall'iniziativa per il trasporto dei cereali dal Mar Nero. Le condizioni meteorologiche avverse, conseguenza della crisi climatica, potrebbero portare a un aumento dei prezzi dei beni alimentari superiore alle stime. Inoltre, un incremento prolungato delle aspettative di inflazione oltre l'obiettivo del Consiglio Direttivo, o aumenti delle retribuzioni o dei margini di profitto più alti di quanto previsto, potrebbero spingere l'inflazione al rialzo anche nel medio termine.

Al contrario, una domanda più debole, dovuta per esempio a un trasferimento più intenso della politica monetaria, potrebbe portare a un allentamento delle pressioni sui prezzi, soprattutto nel medio periodo. Infine, l'inflazione potrebbe diminuire più velocemente se il calo dei prezzi dell'energia e i minori rincari dei beni alimentari venissero trasferiti ai prezzi degli altri beni e servizi più rapidamente di quanto attualmente previsto.

(Redazione Traderlink)

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