BCE ferma ma scenario positivo per i mutui variabili

09/04/2024 18:04

BCE ferma ma scenario positivo per i mutui variabili

BCE: tassi confermati dopodomani

Dopodomani il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea si riunisce per la terza volta dall'inizio del 2024. L'opinione ampiamente condivisa tra economisti e investitori è che l'Eurotower lascerà invariati i tassi ufficiali e in particolar modo quello sui rifinanziamenti principali al 4,50%.
Nonostante questo Facile.it coglie come di consueto l'occasione per fare il punto sull'andamento delle rate dei mutui a tasso variabile e sullo scenario che si delinea all'orizzonte.

Si tratta di un tema molto sensibile vista l'evoluzione dei tassi a partire da inizio 2022.

In quel momento l'euribor a tre mesi era in territorio negativo a causa della politica monetaria ultra espansiva messa in atto dalla BCE per sostenere l'economia dell'eurozona reduce dalla crisi causata dal Covid. Di conseguenza, accendere un mutuo a tasso variabile era estremamente appetibile: un finanziamento da 126.000 euro a 25 anni pagava un TAN di appena lo 0,67% per una rata mensile da 456 euro.

Il balzo delle rate dei mutui variabili

Purtroppo di lì a poco l'Eurotower avrebbe avviato una massiccia controffensiva a suon di rialzi dei tassi per ricacciare indietro l'inflazione.

L'operazione è riuscita dato che l'indice dei prezzi al consumo è passato da oltre +10% nella seconda metà del 2022 all'attuale +2,4% (dato preliminare di marzo). L'azione restrittiva ha però avuto come effetto collaterale il balzo delle rate dei mutui a tasso variabile: lo scorso dicembre ha raggiunto i 752 euro (TAN 5,21%), il 65% in più di quella di gennaio 2022.

Da giugno probabile un ridimensionamento

Ma la luce in fondo al tunnel è ormai chiaramente visibile.

Il primo ribasso dei tassi ufficiali non avverrà dopodomani ma la riunione del 6 giugno potrebbe essere quella giusta: al momento il future giugno sull'euribor a 3 mesi scontano un calo di 26-27 bp, mentre quello dicembre si posiziona a circa 80-82 bp sotto i livelli attuali, -120 bp circa a giugno 2025.
La flessione (se dovesse materializzarsi) implica, secondo la simulazione di Facile.it, un ridimensionamento delle rate a 729 a giugno, 686 a dicembre e 657 a giugno 2025. Indicazioni positive quindi anche se i 456 euro del gennaio 2022 molto difficilmente verranno rivisti.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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