Ieri, lunedì 20 novembre è stata una giornata nefasta per Bayer AG, il gigante farmaceutico tedesco, che ha assistito a un crollo impressionante delle sue azioni alla Borsa di Francoforte, perdendo oltre il 18% del suo valore, toccando i minimi del 2006.
Tale declino è stato causato da due eventi disastrosi che hanno avuto un impatto significativo sia dal punto di vista finanziario che legale.
La sospensione di Asundexian: primo campanello di allarme
La prima tegola è caduta con l'annuncio dell'interruzione degli studi avanzati sul farmaco sperimentale Asundexian, presentato come un possibile rivoluzionario nel trattamento della trombosi. L'inefficacia del farmaco ha portato alla decisione di abbandonarlo, segnando un duro colpo per Bayer, che aveva previsto profitti annuali di oltre 5 miliardi di euro una volta che il farmaco fosse stato commercializzato.
Processo di Roundup negli USA
Il secondo colpo è arrivato con un verdetto negativo in un importante processo negli Stati Uniti relativo al diserbante Roundup, prodotto da Monsanto, sussidiaria di Bayer. Un tribunale del Missouri ha ordinato a Monsanto di risarcire tre ex utilizzatori del prodotto con oltre 1,5 miliardi di dollari, constatata la correlazione tra l'uso del Roundup e lo sviluppo dei loro tumori. Questo verdetto ha comportato una perdita di circa 4,5 miliardi di euro di valore di mercato per Bayer.
L'opinione di Anderson, Ceo di Bayer
Il CEO di Bayer, Bill Anderson, assunto nel giugno scorso, si trova ora di fronte ad importanti sfide per cercare di ripristinare il valore delle azioni dell'azienda. Anderson, che stava valutando di separare le attività farmaceutiche da quelle dei prodotti chimici per l'agricoltura, potrebbe dover rivedere la sua strategia in seguito a questi recenti problemi. Nel terzo trimestre, Bayer ha già mostrato segni di difficoltà, con una perdita di 4,6 miliardi di euro e una diminuzione dell'EBITDA del 31,3% a 1,7 miliardi di euro.
Bilancio attuale e prospettive future
I ricavi del trimestre sono scesi dell’8,3% oltre i 10 miliardi di euro, con un impatto negativo di circa 740 milioni di euro causato dall'effetto valutario. L'interruzione della sperimentazione di Asundexian, oltre al danno finanziario, minaccia le prospettive di espansione di Bayer negli Stati Uniti, il più grande mercato farmaceutico del mondo. Stefan Oelrich, a capo dell'unità farmaceutica, si trova ora di fronte alla sfida di ripensare le strategie e di trovare alternative per compensare la perdita prevista delle entrate da Xarelto nel 2026.
(Redazione)