Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, guidato da Ernesto Fürstenberg Fassio, ha recentemente approvato i risultati del primo semestre 2023. L'utile netto del Gruppo è di 91 milioni di euro, evidenziando una crescita del 25,5% rispetto ai 72,5 milioni del primo semestre 2022. La guidance per l'utile netto nel 2023 è stata aumentata a 160 milioni di euro, rispetto ai precedenti 150 milioni stimati a febbraio. Questa nuova previsione è basata sull'ipotesi che non si verifichino eventi geopolitici o macroeconomici straordinari, né significative modifiche normative. Inclusi in questo calcolo sono i costi dell'acquisizione di Revalea, società del Gruppo Mediobanca, e l'aumento del costo della raccolta.
Il margine di intermediazione, aumentato del 7,6% a 348,5 milioni di euro, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking con l'aumento dei tassi di interesse e della politica di pricing della Banca. Nonostante la crescita dell'inflazione, i ricavi del Settore NPL sono rimasti stabili.
I costi operativi, pari a 195,8 milioni di euro, sono aumentati a causa delle maggiori spese del personale e delle altre spese amministrative, che riflettono l'effetto dell'inflazione, l'attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell'efficienza.
Il costo del credito è sceso a 16,3 milioni di euro, nonostante l'inclusione di 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti per potenziali rischi macroeconomici. La posizione di liquidità al 30 giugno 2023 è di circa 1,1 miliardi di euro.
Per quanto riguarda i requisiti di capitale, il CET1 è pari al 15,01% e il TCR al 18,04%, calcolati escludendo l'utile del primo semestre 2023.
Banca Ifis ha rivisto al rialzo la sua guidance di utile 2023, prevedendo un utile netto di 160 milioni di euro. Questo è un aumento rispetto ai 150 milioni indicati a febbraio 2023 e all'obiettivo di 137 milioni del Piano Industriale 2022-2024.
L'Amministratore Delegato di Banca Ifis, Frederik Geertman, dichiara: "I risultati ottenuti nel primo semestre 2023 dimostrano la solidità del nostro modello di business. Nonostante un contesto macroeconomico sfidante, siamo riusciti a crescere e a raggiungere un utile di 160 milioni di euro".
L'utile è stato raggiunto anche grazie alla crescita dei ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, sostenuti dal rialzo dei tassi di interesse, dal dinamismo della rete commerciale e dalla digitalizzazione. Inoltre, è stata avviata una strategia di funding per rimborsare i 2 miliardi di euro di TLTRO, potenzialmente anche prima della scadenza di settembre 2024.
Infine, la prudente politica di credito della Banca ha portato ad un aumento di 14 milioni di euro, per un totale di 65 milioni, delle riserve accantonate per far fronte ai potenziali rischi macroeconomici.
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