Attacchi in calo su base sequenziale, in crescita anno su anno
A prima vista i dati provenienti dall'ultimo rapporto dell’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia "Threat Intelligence" potrebbero sembrare incoraggianti.
Nel primo trimestre di quest'anno infatti le minacce informatiche hanno fatto segnare una diminuzione rispetto all'ultimo quarto del 2023.
I dati raccolti da 159 fonti aperte tra siti di aziende colpite, siti pubblici di interesse nazionale, agenzie di stampa online, blog e social media indicano che i fenomeni di cybercrime sono stati pari a 559 (di cui 437 attacchi non andati a buon fine, 96 andati a segno e 26 violazioni della privacy) contro i 626 del quarto trimestre dell'anno scorso, un calo dell'11%.
Curiosamente gran parte dei casi (230) si è concentrato nel mese di febbraio. Lo scenario cambia drasticamente se il periodo preso a confronto è il primo trimestre del 2023: gli attacchi sono infatti in crescita del 128%. Gli incidenti, ovvero gli attacchi andati a buon fine, sono però calati del 7%.
Aumentano i dispositivi attaccabili
Tra le altre indicazioni presenti nel rapporto è interessante ricordare che i dispositivi esposti agli attacchi sono cresciuti del 3% t/t avvicinandosi a quota otto milioni.
A fronte di un generale incremento del livello di sicurezza dei dispositivi si riscontra però un peggioramento di quelli medicali intelligenti, come apparecchiature per radiografie e risonanze, microscopi e dispositivi cardiologici per la telemedicina indossabili e connessi.
Settore sempre nel mirino
Il settore finanziario si conferma l'obiettivo preferito dei cybercriminali: 236 i casi nel primo trimestre, comunque in calo del 16% sul quarto 2023 (281).
Da segnalare la forte crescita del numero di attacchi (da 66 a 101, +53%) nel settore hardware/software. Meno colpiti anche la Pubblica amministrazione con 69 casi, in calo del 29% rispetto ai 97 del trimestre precedente, e il settore delle vendite al dettaglio (57 attacchi, -30% rispetto a 81). Netto rialzo dei fenomeni che hanno interessato le Infrastrutture Critiche, passati da 13 a 20 (+54%).
Focus sui dati sensibili
Tra le tipologie di attacco domina quello finalizzato al furto di dati sensibili (56%, 311 casi su 559, ma in calo dai 363 del trimestre precedente, -14%).
Al secondo posto i fenomeni ransomware (riscatto) con il 27% dei casi totali, in calo del 30% t/t. Al terzo posto con il 7% del totale i casi di interruzione di servizio, ovvero quali in cui i criminali bloccano (o tentano di farlo) il normale funzionamento della rete, di un'applicazione o di un servizio software.