Le previsioni del fisco su questo fronte sono abbastanza nette: è prevista una detrazione del 19% del premio per le polizze vita, infortuni e non autosufficienza, ma ci sono dei tetti e dei casi particolari. Per esempio è possibile detrarre anche una parte dell’assicurazione sull’auto in certi casi.
Ma facciamo un passo indietro
Detrazione e Irpef
L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Da quest’anno ha registrato una riduzione delle aliquote per le fasce medie e in generale è progressiva e varia dal 23 al 43% con il crescere del reddito. I modelli “730” e “Redditi Persone Fisiche” (ex Unico) sono le dichiarazioni che permettono di calcolarla e di registrare eventuali detrazioni o deduzioni.
Si può in questo modo ottenere uno “sconto fiscale”, anche importante. Nel 2020 22,6 milioni di italiani hanno usato un modello 730 e altri 9 milioni un modello Reddito Persone Fisiche: la raccolta complessiva ha superato i 187 miliardi, circa il 41% delle entrate fiscali generali.
La detrazione è un meccanismo con il quale un cittadino ottiene una riduzione delle imposte collegata a determinate spese, per esempio una parte degli interessi sul mutuo o delle spese sanitarie.
Spesso sono previste delle percentuali delle spese detraibili, delle franchigie al di sotto di alcune cifre o dei tetti massimi di spesa detraibile. Se la spesa da detrarre è 10 e la percentuale detraibile è 1, il cittadino verserà 1 in meno al fisco.
I dipendenti incassano direttamente sulla busta paga relativa al mese di luglio i rimborsi di tutte le detrazioni (ma la dichiarazione va inviata entro il 31 maggio, altrimenti si slitta).
Per le partite IVA e gli autonomi lo scenario è invece diverso, fermo restando che le partite IVA in regime forfettario rinunciano a ogni tipo di detrazione e deduzione. Oltretutto partite IVA e professionisti non in regime forfettario hanno la possibilità di detrarre molte più spese per scopi professionali.
Assicurazioni: quanto si può detrarre
Ma passiamo alle assicurazioni: in generale la detrazione è al 19% dei premi versati per assicurazioni per le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni.
C’è però un tetto massimo di spesa portabile in detrazione a 530 euro.
La detrazione massima delle spese assicurative è quindi di 110,70 euro (19% di 530 euro): i dipendenti li avranno in busta paga, gli autonomi ridurranno dello stesso importo le tasse versate.
Esistono però almeno due casi in cui questa soglia può essere alzata.
Il primo è quello delle assicurazioni che coprono il rischio di non autosufficienza: il tetto massimo di spesa sale a 1.291.14 euro, quindi si può ottenere una detrazione sui premi fino a 245,31 euro.
Il secondo caso è quello delle polizze di persone con disabilità grave certificata: la soglia sale a 750 euro e è la detrazione a 144,21 euro.
Quali spese assicurative in detrazione
Le spese eventualmente detraibili sono ovviamente quelle dei premi versati annualmente o a rate.
I principali di contratti assicurativi che possono consentire una detrazione sono i seguenti.
fino alla fine del 2020 per contratti di durata da 5 anni in su ove non sia permessa la concessione di prestiti nel periodo di durata minima;
dal 2001 per contratti su rischio morte o invalidità permanente non inferiore al 5% derivanti da una causa qualsiasi.
contratti contro il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
polizze casa per eventi calamitosi rinnovate o sottoscritte dal 2018
La casistica però è più ampia e comprende diverse situazioni specifiche.
Detrazione su assicurazione: auto e altro
Un caso particolare e diffuso è quello delle assicurazioni sull’auto: in generale l’assicurazione l’RC auto obbligatoria non è detraibile; ma, se presenta un’opzione contro gli infortuni relativi al conducente, questa quota della polizza può essere detratta al 19% È comunque presente il tetto a 530 euro, quindi la detrazione massima è di 100,7 euro.
Il conducente deve inoltre essere identificato espressamente nel contratto o deve essere un familiare a carico del dichiarante, altrimenti la detrazione salta.
Le polizze casa per eventi calamitosi (dal 2018, anche per rinnovi) presentano un’altra situazione molto specifica.
In genere sono detraibili al 19%, ma solo per l’assicurazione di abitazione e relative pertinenze (se coprono ad esempio solo un garage attivano detrazioni). Queste polizze possono però ottenere grossi incentivi dal bonus 110%: se sono stipulate con la cessione del credito del superbonus a un’assicurazione, permettono una detrazione del 90% del premio.
Ma è un vantaggio previsto solo in zone ad alto rischio di eventi naturali catastrofici.
In altri casi è possibile detrarre solo una quota dei premi, per esempio solo quella per il rischio morte per le polizze miste con liquidazione in caso di morte o vita entro una data.
Sarà inoltre portabile in detrazione solo la parte di premio per invalidità permanente dal 5% in su nelle assicurazioni di invalidità permanente.
Fonte: FTA Online