Assegno di Inclusione febbraio 2025, salta la ricarica per molti: ecco perché e chi rischia di perderla

Benna Cicala Benna Cicala - 14/02/2025 07:30

Assegno di Inclusione febbraio 2025, salta la ricarica per molti: ecco perché e chi rischia di perderla

Assegno di Inclusione febbraio 2025: una prestazione attesa da migliaia di famiglie. Anche se per alcuni potrebbe trasformarsi in un'amara delusione. Non tutti riceveranno infatti la ricarica ADI prevista questo mese. Il motivo? 

Le ragioni non sono legate all'aggiornamento ISEE di gennaio 2025, che comunque ne condiziona la continuità nella fruizione, ma ad un altro ostacolo che potrebbe bloccarne il pagamento INPS. Stiamo parlando di un semplice errore, o meglio ancora di una dimenticanza, che potrebbe costare cara a molti beneficiari, proprio in prossimità delle erogazioni INPS del mese. Vediamo chi rischia di restare senza accredito e cosa fare per evitarlo.

Prima, però, vi lasciamo al video YouTube di Bonus & Pagamenti sul numero effettivo di famiglie aiutate dalla misura sostituta del Reddito di Cittadinanza. ADI o RdC?

Perché molti rischiano di perdere la ricarica ADI di febbraio 2025

È importante rispolverare il funzionamento dell'ADI per capire appieno come mai molte famiglie percettrice dell'Assegno di Inclusione di febbraio 2025 rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano questo mese.

L'Assegno di Inclusione non è un sostegno garantito in automatico, vincolato nel riconoscimento e nella determinazione degli importi alI'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), ma non solo. Chi vuole ottenere e continuare a ricevere le ricariche deve necessariamente rispettare delle scadenze ben precise. L'ADI ha una durata di 18 mesi, rinnovabili per altri 12, con una pausa obbligatoria di un mese tra il primo e il secondo periodo. Chi percepisce il sussidio da gennaio 2024 deve prestare attenzione agli obblighi previsti dalla normativa.

Uno degli aspetti più critici è il colloquio obbligatorio con l'assistente sociale, che deve avvenire ogni 90 giorni. Dopo il primo incontro ai servizi sociali, a cui bisogna presentarsi entro 120 giorni dalla presentazione della domanda INPS o dall'inserimento nella piattaforma GEPI, il beneficiario deve tornare regolarmente per aggiornare la propria situazione dopo novanta giorni. 

E proprio saltare questo appuntamento espone al rischio di perdere l'Assegno di Inclusione di febbraio 2025.

Chi non avrà l'Assegno di Inclusione di febbraio 2025

Ripartiamo dal precedente paragrafo precedente perché è lì che troviamo la risposta al nostro quesito: ogni 90 giorni bisogna tornare dall'assistente sociale, pena la perdita del beneficio.

Chi ha svolto l'ultimo colloquio dell'Assegno di Inclusione tra settembre e ottobre 2024 avrebbe dovuto prenotare un nuovo incontro a gennaio 2025 (trascorsi i 90 giorni). Un passaggio che è più di una semplice formalità: serve a confermare la situazione di bisogno e a verificare i progressi nel percorso di inclusione sociale. Chi non lo ha fatto non avrà l'Assegno Unico di febbraio 2025

Un errore comune quello di saltare la convocazione del Servizio Sociale poiché le regole sono chiare: l'iniziativa spetta al beneficiario, che deve prenotare il colloquio in completa autonomia. Nessuna chiamata automatica da parte dei servizi sociali, nessuna notifica: chi non ha fatto il colloquio a gennaio perdere la ricarica di febbraio 2025.

Quando arriva la ricarica di febbraio 

L'accredito dell'ADI segue un calendario preciso, stabilito dall'INPS e comunicato in largo anticipo. Due sono le date da cerchiare in rosso sul calendario per la ricarica Assegno di Inclusione di febbraio. I pagamenti seguiranno le seguenti tempistiche:

  • 15 febbraio 2025: primo pagamento per chi ha presentato domanda a gennaio ed è risultato idoneo alla fruizione della misura;
  • 27 febbraio 2025: erogazione per chi già percepisce il sussidio e ha rispettato tutti gli obblighi previsti.

Lo ricordiamo ancora una volta per fugare qualsiasi dubbio: coloro che hanno dimenticato di aggiornare l'ISEE o di effettuare il colloquio periodico con l'assistente sociale a gennaio potrebbe vedersi la ricarica di febbraio bloccata. Ecco perché controllare per tempo la propria situazione è fondamentale per evitare brutte sorprese. 

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