Dopo una chiusura negativa per Wall Street, con il Nasdaq Composite in calo dell'1,16% venerdì, all'inizio della nuova settimana sui mercati asiatici si è registrata una tendenza più contrastata, con una virata verso l'alto. A pesare sul mercato è stata la performance negativa di Nvidia (-5,55% al Nasdaq), mentre il peggiore tra gli indici nelle ultime cinque sessioni è stato il Dow Jones Industrial Average, in calo dell'1,17% (il calo più marcato da ottobre).
I dati sul mercato del lavoro statunitense diffusi venerdì hanno mostrato la creazione di 275.000 nuove posizioni a febbraio, ben al di sopra delle 198.000 attese da Dow Jones Newswires e Wall Street Journal. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 3,9%, creando incertezza sulle prossime mosse della Federal Reserve.
Nel frattempo, il Giappone evita di scivolare in recessione tecnica, con il Pil che è cresciuto dell'0,4% su base annua nel quarto trimestre del 2023, dopo la flessione del 3,2% nel terzo trimestre e il calo dello 0,4% preliminare. Rispetto al trimestre precedente, l'economia giapponese ha registrato un'espansione dello 0,1%, invertendo il trend negativo precedente.
Tuttavia, la revisione è stata inferiore alle previsioni di Reuters per una crescita annua dell'1,1% e un aumento sequenziale dello 0,3%. Il clima positivo per la regione si è riflesso nell'incremento dell'indice MSCI Asia-Pacific, escluso il Giappone, di circa lo 0,30%.
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