Asia-Pacifico in calo con il Nikkei 225 che perde il 1,37%

Dopo una partenza negativa a Wall Street, con il Nasdaq Composite in calo dello 0,84% lunedì, la tendenza ribassista è stata confermata anche sui mercati asiatici. In particolare, i mercati cinesi, con Hong Kong in testa, sono stati i principali protagonisti delle vendite. Secondo Bloomberg, il clima negativo è dovuto alla rivalutazione delle prospettive di un'aggressiva politica di allentamento monetario da parte della Federal Reserve nel 2024.
In attesa dell'ultimo incontro del 2023 del Federal Open Market Committee (FOMC) il 12-13 dicembre, la Reserve Bank of Australia (RBA) ha deciso di mantenere invariati i tassi d'interesse al 4,35% raggiunti all'inizio di novembre con un aumento di 25 punti base. Il governatore Michele Bullock ha spiegato che l'aumento dei tassi d'interesse sta contribuendo a stabilizzare l'equilibrio tra domanda e offerta aggregata. Mantenere stabile il costo del denaro permetterà di valutare l'impatto degli aumenti precedenti sulla domanda, sull'inflazione e sul mercato del lavoro. L'indice MSCI Asia-Pacific, escludendo il Giappone, ha registrato una perdita superiore all'1%, evidenziando il clima negativo nella regione.

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