La Borsa di New York ha chiuso la seduta con performance miste. Il Dow Jones ha registrato una perdita dello 0,22%, mentre l'S&P 500 ha riportato una leggera diminuzione dello 0,06%. Al contrario, il Nasdaq Composite è stato al di sopra della parità, con un aumento dello 0,31%.
Gli investitori hanno mostrato cautela in vista della pubblicazione dei dati sull'occupazione previsti per questa settimana e del meeting della Federal Reserve nella prossima settimana.
È importante sottolineare il continuo calo dei rendimenti obbligazionari.
Tra i titoli in evidenza, Apple ha registrato un aumento del 2,11%. Il fornitore Foxconn ha ripreso la produzione di iPhone presso uno stabilimento in India dopo una pausa causata dal maltempo. Questa notizia è stata riportata da Reuters, citando due fonti informate sulla situazione.
CVS Health ha registrato un aumento del 3,67%. Il gruppo assicurativo nel settore sanitario prevede ricavi di almeno 366 miliardi di dollari entro il 2024, superando le previsioni di mercato (consensus LSEG: 345,8 miliardi).
Philip Morris International ha registrato una diminuzione dello 0,41%. Il colosso del tabacco ha confermato le previsioni di un utile per azione compreso tra 6,05 e 6,08 dollari per l'anno fiscale in corso, che si colloca al di sotto delle aspettative degli analisti (consensus: 6,12 dollari).
Dal punto di vista macroeconomico, S&P Global ha comunicato che l'indice definitivo dei PMI nel settore dei servizi a novembre si è attestato a 50,8 punti, invariato rispetto alla stima preliminare e superiore ai 50,6 punti di ottobre. Questo dato è coerente con le previsioni degli economisti, che si aspettavano un valore di 50,8 punti.
L'Institute for Supply Management ha comunicato che l'indice ISM nel settore dei servizi a novembre è salito a 52,7 punti, rispetto ai 51,8 punti di ottobre e superando le aspettative del consensus, che era di 52,0 punti.
Infine, il Bureau of Labor Statistics ha segnalato che l'indice JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey), che misura le posizioni lavorative aperte attivamente ricercate dai datori di lavoro, a ottobre si è attestato a 8,733 milioni di unità, rispetto ai 9,35 milioni di settembre (rivisti al ribasso da 9,553 milioni) e al di sotto delle previsioni del consensus, che erano di 9,3 milioni di unità.
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