Apple sta attraversando un periodo difficile a Wall Street. Martedì 5 marzo, il titolo ha raggiunto il loro valore più basso in oltre quattro mesi, un segnale chiaro delle preoccupazioni degli investitori riguardo agli sforzi dell'azienda nel campo dell'intelligenza artificiale e al declino del suo business in Cina.
Crollo delle vendite di iPhone
Subito dopo l'apertura delle contrattazioni di martedì, le azioni Apple sono scese di oltre il 2%, toccando i 169 dollari per azione, il prezzo più basso mai registrato dal 31 ottobre. Il calo è stato motivato principalmente dal recente rapporto di Counterpoint Research, che ha rilevato un calo del 24% nelle vendite di iPhone nelle prime sei settimane del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo è un duro colpo per Apple, considerando che la Cina rappresenta oltre il 15% dei suoi ricavi e che le vendite nella regione sono già diminuite del 13% nell'ultimo trimestre.
La caduta delle vendite di iPhone in Cina coincide con preoccupazioni crescenti tra gli analisti che Apple potrebbe rimanere indietro rispetto ai suoi principali rivali nel campo dell'intelligenza artificiale. Da inizio anno, le azioni Apple hanno perso l'11% del loro valore, una perdita che sale al 14% considerando l'ultimo anno.
L'opinione di Crockett
Barton Crockett, analista di Rosenblatt, ha dichiarato in una nota ai clienti che le azioni Apple "sono a un bivio" e che l'azienda potrebbe aver perso il suo "appeal" a Wall Street a causa dell'abbandono del progetto Apple Car e del lancio "poco interessante" del suo visore professionale per realtà mista, Vision. Nel 2024, la capitalizzazione di mercato di Apple è scesa di 368 miliardi di dollari e ora è di 2.600 miliardi di dollari, una cifra che non le consente più di essere l'azienda con il valore più alto al mondo, titolo ora detenuto da Microsoft.
Gli analisti di Wedbush
Nonostante questi problemi, gli analisti di Wedbush, guidati da Dan Ives, hanno scritto in una nota ai clienti che "i giorni migliori arriveranno per Apple". Prevedono un prezzo target di 250 dollari per azione, che implica un rialzo del 47% e una valutazione di quasi 4.000 miliardi di dollari per Apple. Questa crescita sarebbe basata sulle varie opportunità offerte dal business degli iPhone e dei servizi di Apple e sul potenziale dell'azienda di capitalizzare al meglio la sua vasta base di clienti.
Un fatto sorprendente è che dal 1997 Apple non rendeva negativo in un contesto in cui l'S&P500 era positivo. Alla fine del 1997, Apple aveva una capitalizzazione di mercato inferiore a 2 miliardi di dollari, ben lontana dalla capitalizzazione di mercato di 2,7 miliardi di dollari registrata martedì.
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(Redazione)