La settimana si chiude in rialzo per la Borsa di New York, favorita dall'ulteriore rallentamento dell'inflazione. Il Dow Jones guadagna lo 0,4%, l'S&P 500 lo 0,8% e il Nasdaq Composite l'1,5%.
Tra i titoli in evidenza c'è Intel, con un +4%. Il gigante dei chip ha sorpreso gli investitori comunicando risultati positivi per il secondo trimestre. Nei tre mesi, Intel ha registrato profitti netti per 1,48 miliardi di dollari, pari a 35 centesimi per azione, un notevole miglioramento rispetto alle perdite di 454 milioni, e 11 centesimi, riscontrate un anno prima. I ricavi, pur essendo calati da 15,32 a 12,95 miliardi di dollari, hanno superato le stime degli analisti, fissate a 12,12 miliardi.
Le previsioni per il trimestre in corso sono altrettanto positive: Intel prevede ricavi tra 12,9 e 13,9 miliardi di dollari, superando i 13,2 miliardi del consensus di FactSet. Invece, il gigante petrolifero ExxonMobil registra un -2%. I profitti nel secondo trimestre si sono più che dimezzati, con un utile per azione di 1,94 dollari, inferiore rispetto ai 2,01 dollari del consensus Refinitiv.
Procter & Gamble si segnala con un +2%. Il gruppo di beni di consumo ha chiuso il quarto trimestre dell'esercizio fiscale 2023 con un utile per azione adjusted di 1,37 dollari su ricavi per 20,55 miliardi. Le previsioni degli analisti erano di un Eps a 1,32 dollari su ricavi per 19,98 miliardi.
A livello macroeconomico, il Pce Price Index (spesa per consumi personali, metrica utilizzata dalla Federal Reserve per l'inflazione) è salito a giugno del 3,0% annuo, in deciso rallentamento rispetto al 3,8% precedente (e al 4,4% di aprile) e contro il 3,1% del consensus.
In termini sequenziali, l'indice dei prezzi è aumentato dello 0,2%, superando lo 0,1% di maggio (0,4% in aprile) e il declino dello 0,1% previsto dagli economisti. Il Core Pce Price Index (esclusi alimentari ed energia) è cresciuto del 4,1% annuo, meno del 4,6% precedente (4,7% in aprile) e del 4,2% del consensus.
I redditi personali sono saliti dello 0,3% mensile, meno dello 0,5% di maggio (0,3% nei tre mesi precedenti) e dello 0,4% del consensus. I consumi personali, invece, sono aumentati dello 0,5%, in linea con le stime degli economisti e migliorando rispetto allo 0,2% precedente (0,6% in aprile).
Infine, l'indice del costo del lavoro nel secondo trimestre 2023 è cresciuto dell'1,0% sequenziale, meno dell'1,2% precedente (1,1% nel quarto trimestre 2022) e dell'1,1% del consensus.
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