Allarme sui conti di Antares Vision
Cataclisma su Antares Vision: il titolo del gruppo ha perso quasi il 50% del proprio valore in due sole sedute, toccando a 1,35 euro il nuovo record negativo. Cerchiamo di capire le cause di una debacle così clamorosa.
Ieri mattina prima dell'apertura del mercato il gruppo attivo nella digitalizzazione di prodotti e di filiere attraverso tracciabilità, ispezione per controllo qualità e gestione integrata dei dati, ha emesso un warning, ovvero un allarme sui conti.
Si tratta sostanzialmente di un avvertimento al mercato: non riusciremo a raggiungere gli obiettivi finanziari che avevamo annunciato.
É un evento che fisiologicamente fa scattare le vendite, quindi nulla di strano che il titolo avvia imboccato la via del ribasso: l'elemento singolare del caso Antares è l'entità della flessione.
I problemi sono nella controllata USA rfxcel
Ma cosa è successo esattamente? Il gruppo ha iniziato ad avere dei dubbi sulla "solidità dei propri crediti attinenti alla fornitura di Hub Governativi (L5)".
Cosa fanno questi hub? Supportano le autorità in Stati Uniti, Africa, Asia e Medio Oriente nel garantire l’implementazione delle nuove normative sulla tracciabilità dei farmaci.
Antares ha focalizzato le attività di verifica soprattutto sulla controllata americana rfxcel Corp., andando ad analizzare in profondità la "situazione dei contratti, dei ricavi registrati e dei relativi crediti vantati".
rfxcel Corp. ha un peso notevole sugli affari del gruppo: "i ricavi attesi dai contratti attinenti all’implementazione degli Hub Governativi rappresentano circa il 10% della guidance dei ricavi consolidati 2023 (€245-250m)".
Obiettivi finanziari ormai fuori portata
Le prime verifiche interne hanno fatto evidentemente emergere problemi consistenti tanto che "la Società ritiene che gli obiettivi finanziari consolidati precedentemente comunicati al mercato non saranno probabilmente raggiunti".
Gli obiettivi comunicati lo scorso 13 novembre in occasione dalla pubblicazione dei risultati al 30 settembre vedono, oltre ai già citati ricavi a 245-250 milioni di euro, anche l'EBITDA a 37-40 milioni.
A questo si è aggiunta stamattina la notizia delle dimissioni del presidente del collegio sindacale e di un sindaco supplente, entrambi per motivi di salute.
É chiaro che un annuncio del genere ha innescato ancor più incertezza tra gli operatori e il timore che le soprese negative non siano finite.