MFE Media A in netto rialzo ieri (ex Mediaset, che ora scambia con azioni MFE A e MFE B).
Il titolo ha guadagnato il 2,31% a 2,236 euro. I prezzi hanno oscillato tra 2,20 e 2,30 euro.
A novembre, la raccolta pubblicitaria in Italia è cresciuta del 9%, superando le stime precedenti per l'intero anno (+1,5%).
Pier Silvio Berlusconi evidenzia diversi punti chiave
Durante una conferenza stampa guidata dal CEO Pier Silvio Berlusconi, sono stati evidenziati diversi punti chiave, in particolare la pubblicità in Italia ha registrato un aumento del 9% a novembre, con previsioni di crescita intorno al +1,5%/2% per l'intero FY23.
L'utile netto della compagnia, escludendo il contributo di Prosieben, dovrebbe rimanere in linea con l'anno fiscale precedente.
Nonostante l'interesse da mercati più ampi, non sono previste operazioni M&A nel breve termine.
Prosieben mira a concentrarsi sul core business della televisione gratuita, monetizzando settori non centrali come e-commerce e dating.
Prospettive interessanti per la pubblicità
Queste indicazioni sono incoraggianti per la pubblicità, superando le precedenti previsioni dell'1/1,5% indicate durante la chiamata dei risultati dei primi 9 mesi.
Tuttavia, le indicazioni sulla crescita dell'utile netto sono leggermente inferiori alle stime, prevedendo una crescita del 10% prima dell'impatto di Prosieben.
In un panorama globale segnato da tensioni come il conflitto in Ucraina e la crisi in Medio Oriente, insieme a un'incertezza economica in Europa, Italia e Spagna mostrano una performance migliore rispetto ad altri paesi chiave.
A ottobre, il Gruppo ha visto un aumento significativo del 8% nella raccolta pubblicitaria in Italia rispetto allo stesso periodo del 2022, il più alto degli ultimi sette anni.
Si prevede una crescita analoga a novembre, supportata dal buon andamento degli spettatori dei mezzi di comunicazione italiani del Gruppo.
Miglioramento dei ricavi in Spagna
In Spagna, nonostante un contesto ancora incerto dopo le elezioni di luglio, ottobre ha mostrato un miglioramento dei ricavi pubblicitari rispetto al primo semestre.
Tuttavia, gli eventi politici recenti hanno causato nuova incertezza e volatilità nei consumi e nel mercato pubblicitario.
Per quanto riguarda i ricavi complessivi del Gruppo alla fine dell'anno, il confronto con gli stessi mesi del 2022 in Italia e Spagna dovrebbe essere notevolmente favorevole poiché non sarà influenzato dai Mondiali di calcio, di cui lo scorso anno MFE non deteneva i diritti.
Per la fine dell'anno attesi risultati operativi positivi
Le aspettative per la fine dell'anno includono risultati operativi, netti e una generazione di cassa positivi, sostenuti da risultati migliori rispetto alle previsioni nei primi nove mesi e da un aumento dell'attività pubblicitaria nel trimestre finale, che rappresenta la maggior parte degli investimenti.
Infine, si prevede che i risultati annuali del Gruppo includeranno la quota di competenza nel risultato netto consolidato del secondo semestre di ProsiebenSat1 Media SE, valutata con il metodo del patrimonio netto a partire dal 30 giugno 2023, in conformità allo IAS 28.
MFE A ha tentato a più riprese nelle ultime sedute di avere ragione della resistenza di area 2,38 euro
MFE A ha tentato a più riprese nelle ultime sedute di avere ragione della resistenza di area 2,38 euro, coincidente con il 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dal top di giugno senza riuscire però a superare l'ostacolo.
La presenza di alcune candele giornaliere con un lunga coda verso l'alto (27 e 29 novembre) conferma l'importanza della resistenza raggiunta.
Il passaggio al di sopra di area 2,38 permetterebbe al rialzo visto dai minimi di ottobre di estendere almeno fino alla ricopertura del gap del 24 luglio con lato alto a 2,55 circa.
Senza la rottura di 2,38 ed in caso di violazione di 2,15 i prezzi potrebbero invece riprendere la strada del ribasso, supporto inzialmente a 2,06 euro circa, poi a 1,85 euro.