Amplifon, l'Antitrust prima causa del crollo
Giornata no ieri per Amplifon che tuttavia ha limitato i danni nel finale. Il titolo ha ceduto il 3,91%, con volumi ai massimi dal dicembre 2020, andando a terminare lunedì a 28 euro dopo avere anche toccato un minimo intraday a 26,30 euro.
Amplifon ha registrato una diminuzione del suo valore azionario dopo l'annuncio dell'avvio di un'indagine da parte dell'Autorità Antitrust italiana sui mercati degli apparecchi acustici.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'indagine sui mercati degli apparecchi acustici in Italia.
Questi dispositivi sono fondamentali per la salute e la qualità della vita delle persone e possono rappresentare una spesa significativa per i consumatori e per il Sistema Sanitario Nazionale.
L'indagine è stata avviata a causa della mancanza di trasparenza nei prezzi dei prodotti e dei servizi relativi a questi apparecchi, secondo l'Autorità.
L'obiettivo dell'indagine è analizzare le dinamiche competitive di questi mercati, tenendo conto delle innovazioni tecnologiche e delle recenti modifiche normative.
Amplifon non è sotto indagine ma è player primario nel settore
Amplifon, che genera circa il 40% dei suoi ricavi in Italia, potrebbe essere influenzato in modo significativo da questa indagine.
La notizia dell'indagine dell'Antitrust cade come una tegola sul titolo che solo settimana scorsa aveva festeggiato con un rialzo interessante la promozione di HSBC: gli analisti della banca hanno infatti migliorato il rating da "Hold" a "Buy" e ha aumentato il prezzo obiettivo da 30 a 35 euro per azione.
Amplifon, grafico sui minimi da febbraio
La discesa di lunedì ha comportato la violazione netta della trendline rialzista disegnata dai minimi di ottobre 2022, un supporto che fino a ieri i prezzi avevano invece dimostrato di rispettare.
La linea transita adesso a 29,10 circa, solo recuperi oltre quei livelli potrebbero ripristinare un'intonazione rialzista, almeno di breve termine, con primo target a 30,70 euro, sulla media mobile esponenziale a 100 giorni (contro la quale si è arenato il rialzo il 21 settembre).
Sopra quei livelli atteso il test di area 32.
In caso di violazione di 26,50 invece primo supporto a 25,02, minimo del 20 gennaio, poi in area 23,90 euro.