Addio Assegno di Inclusione novembre 2024: ecco chi rischia la sospensione, perché e come evitarla

Benna Cicala Benna Cicala - 06/11/2024 07:45

Addio Assegno di Inclusione novembre 2024: ecco chi rischia la sospensione, perché e come evitarla

Assegno di Inclusione novembre 2024 a rischio per i beneficiari. Dopo il primo spavento del mese scorso, quando molti percettori del contributo INPS hanno lamentato di aver notato lo stato “sospeso” nell’area personale del Fascicolo Previdenziale del Cittadino, e di non aver ricevuto quindi la ricarica spettante sulla Carta ADI, i grattacapi per i percettori non mancano neppure nel mese appena iniziato. 

Molti infatti dovranno dire addio all’Assegno di Inclusione di novembre 2024, complice il non rispetto di un adempimento, spesso sottovalutato ma di grande importanza, che comporta il blocco delle erogazioni. 

Scopriamo insieme chi rischia la sospensione, qual è l’adempimento obbligatorio da onorare, pena la perdita del sussidio, e cosa fare per continuare per ricevere l’Assegno di Inclusione di novembre senza incorrere nello stop.

Prima, però, vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL le paghediale sui pagamenti INPS attesi a novembre, comprese le date di accredito dell'Assegno di Inclusione.

Assegno di Inclusione novembre 2024, quando scatta l’addio

L’addio all’Assegno di Inclusione in generale, compreso quello di competenza di novembre 2024, può scattare in diversi casi: si va dal mancato aggiornamento all’INPS di eventuali variazioni intervenute nella composizione del nucleo familiare a quelle riguardanti il reddito, fino ad altri casi più specifici. Tutti casi in cui il beneficiario è per obbligo chiamato a comunicare all’INPS le modifiche subentrate, pena la sospensione della Carta ADI.

In questo articolo ci occuperemo, però, di una circostanza che, se disattesa, porta alla sospensione non solo dell’Assegno di Inclusione di novembre 2024, ma anche di quelli a seguire. Di cosa si tratta?

L’addio al sussidio si rischia anche quando i beneficiari disertano la periodica visita ai servizi sociali. Trascorsi 120 giorni da primo incontro, infatti, chi ha ottenuto il riconoscimento dell’Assegno di Inclusione da parte dell’INPS deve ripresentarsi obbligatoriamente all’ufficio servizi sociali del proprio Comune, entro 90 giorni, per non incappare nel pericolo di vedersi sospendere la Carta Adi.

Ecco spiegato il motivo per cui molti non hanno ricevuto l’Assegno di Inclusione lo scorso mese, e lo stesso potrebbe accadere ora.

Chi rischia e perché scatta la sospensione dell’Assegno di Inclusione di novembre

Per capire quali soggetti potranno non ricevere la ricarica dell’Assegno di Inclusione di novembre 2024 c’è da fare un piccolo passo indietro nel tempo. Tale dietrofront è estremamente utile per capire come funziona il sussidio e chi rischia di non ricevere il pagamento nel mese in corso. 

Molti dei beneficiari che si sono presentati ai servizi sociali a maggio 2024 hanno dovuto dire addio al sussidio ad ottobre, perché i 90 giorni di tempo concessi per la nuova visita erano scaduti a settembre.

Tale situazione si ripresenterà per chi si è presentato per la prima visita ai servizi sociali del proprio Comune a giugno 2024. Tali soggetti dovevano ripresentarsi per il secondo incontro con i servizi sociali, presso negli uffici comunali, entro il 31 ottobre

Volendo riassumere, sono proprio questi beneficiari a rischiare la sospensione dell’Assegno di Inclusione di novembre 2024 (non riceveranno i pagamenti INPS sulla Carta AdI).

Cosa fare per evitare la sospensione

Anche se molti percettori si sono lamentati per quanto accaduto lo scorso mese, poiché a loro dire, non hanno ricevuto alcuna notifica di ricordo dell’appuntamento da parte dei servizi sociali, per giunta non obbligatoria da parte degli uffici, la situazione può essere ripristinata dai beneficiari dell’Assegno di Inclusione stesso.

Basta adempiere al dovere come hanno fatto molti percettori dell’Assegno di Inclusione sospeso a settembre, presentandosi ai servizi sociali ad ottobre. Questi avranno un nuovo appuntamento fissato con i servizi sociali entro fine gennaio 2025. Una volta onorato l’adempimento, l’INPS provvederà ad aggiornare lo stato della domanda da sospesa ad accolta.

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