Addio alle tariffe elettriche regolamentate: transizione verso il mercato libero

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 26/02/2024 07:26

Addio alle tariffe elettriche regolamentate: transizione verso il mercato libero

La protezione tariffaria per le bollette elettriche sta per finire: a fine giugno, i clienti domestici ancora sottoposti al regime di tariffe regolamentate verranno trasferiti al "servizio di tutele graduali". Questo è il meccanismo transitorio predisposto dall'Arera per facilitare la transizione al mercato libero dell'energia elettrica, dopo l'abolizione delle protezioni tariffarie. Pertanto, la transizione è imminente, ma fino a fine giugno, anche coloro che hanno già un contratto nel mercato libero possono tornare al servizio di protezione tariffaria. 

Ma a quali condizioni è possibile tornare al regime di tariffe regolamentate? È possibile farlo stipulando un nuovo contratto con l'operatore che fornisce questo servizio nella località in cui si trova il cliente. Se non si conosce il fornitore della protezione tariffaria, è possibile identificarlo sulla pagina "Ricerca Operatori" di Arera. E come si individua l'operatore? Nella pagina dedicata dell'Arera, bisogna inserire alcuni dati. Il cliente deve selezionare l'opzione "venditori ai clienti in protezione tariffaria" nella sezione energia elettrica, e poi inserire la Regione, la Provincia e il Comune. 

Una volta inseriti tutti i dati, il sistema identificherà l'operatore a cui inviare la richiesta. Dove bisogna presentare la richiesta di rientro? La richiesta di rientro nella protezione tariffaria deve essere presentata utilizzando il modulo fornito dall'operatore. Al momento della firma del contratto, oltre ai dati del cliente e al numero del Pod, verranno richiesti dati fiscali e catastali dell'immobile relativo al punto di fornitura che si vuole trasferire. 

E ci sono dei costi per il rientro? Il rientro nella protezione tariffaria non ha costi per il cliente, a parte quelli associati alla stipula del nuovo contratto: imposta di bollo, se dovuta secondo la legge fiscale, e deposito cauzionale o altra garanzia, se dovuti in base alla regolamentazione. L'imposta di bollo è dovuta in caso di contratto non redatto sotto forma di corrispondenza commerciale, o di contratto che necessita di registrazione presso l'Ufficio del Registro (generalmente solo nei "casi d'uso", ad esempio quando il contratto deve essere depositato presso le cancellerie giudiziarie in seguito a procedure amministrative o presso uffici pubblici).

(Redazione)

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